Alessandro Romolini: mi ritengo una persona seria e corretta

Qui di seguito riportiamo la lettera di risposta del geometra Alessandro Romolini all'amministrazione comunale di Pieve Santo Stefano, per un articolo pubblicato nel periodico l'Eco del Tevere sui "Cammini di Francesco". L'articolo pubblicato nel numero di luglio era una risposta a un precedente articolo dove il geometra Romolini aveva puntualizzato, secondo il suo parere, alcune anomalie.

Direttore Davide Gambacci buon pomeriggio,

Ho visto che su Saturno Notizia hai riproposto l’articolo di risposta alle mie osservazioni pubblicate sull’ “Eco del Tevere” nel mese di maggio, riguardante i “Cammini di Francesco”.

Quell’articolo, che è una risposta a delle mie considerazione, mi sembra serva esclusivamente a farmi passare per una persona che si diverte a fare polemica, mentre ritengo di essere una persona seria e corretta che attribuisce a ciascuna cosa il proprio nome e dice esclusivamente “SI” o “NO”.

Sai benissimo che le considerazioni che avevo esposto, riportate integralmente su quell’articolo, erano scaturite dall’incontro che avevo avuto alcuni mesi precedenti a Pietralunga con dei pellegrini che avevano chiesto indicazioni per raggiungere  Gubbio. A quei signori, un gruppetto di cinque/sei persone, avevo chiesto da dove venivano e quale percorso avevano fatto per raggiungere Pietralunga. Mi risposero La Verna- Pieve Santo Stefano-Cerbaiolo-Viamaggio-La Montagna-Montecasale-Pietralunga.

A questo punto mi permetto inviarTi la delibera n. 1192 del 29.10.2018, adottata dalla Giunta Regionale Toscana in accordo con le Regioni confinanti Emilia Romagna, Lazio, Marche, Umbria e dopo aver ottenuto le approvazioni dei comuni Toscani interessati. Alla delibera è allegata la planimetria che porta questo titolo “Cammini di Francesco in Toscana”.

Gli itinerari indicati nella stessa planimetria sono stati chiamati i “Cammini di Francesco in Toscana” e con questa denominazione secondo il mio modesto parere,  solo sono quelli individuati nella planimetria allegata alla detta delibera che per il nostro territorio hanno due varianti che toccano questi luoghi (ben leggibili nella planimetria) :

1°itinerario = La Verna, Eremo della Casella,  Caprese Michelangelo, Ponte alla Piera, Castello Montauto, Convento dei Cappuccini, Montemercole, Sansepolcro, Montecasale,

2° itinerario = La Verna, Viamaggio, La Spinella, Montagna, Montecasale,Sansepolcro, ……

Gli altri itinerari, possono essere anche più belli turisticamente, più semplici, meglio percorribili, con maggiori servizi e toccare anche luoghi francescani, ma  non hanno alcun  titolo per chiamarsi “Cammini di Francesco in Toscana”.

Altrimenti confondiamo le idee ai pellegrini e diamo false indicazioni come è accaduto a quei pellegrini che da Montecasale, con false indicazioni,  sono saliti verso il Passo di Bocca Trabaria ed hanno raggiunto Pietralunga, escludendo Sansepolcro, Citerna, ecc.

Ti chiedo, ma le mie considerazioni sono faziose e scorrette da meritare frasi  come  “ma come ti sei permesso” e “cosa fanno fare gli interessi” o sono considerazioni giuste e corrette.

Se mi permetti voglio ricordare con Te cosa succedeva a Caprese quando ero ragazzo. Un paio di volte all’anno, mi sembra per l’Ascensione e per il 15 agosto,  si partiva in processione da Fragaiolo verso la Verna, contemporaneamente, sempre in processione, partivano dalla Lama, raccoglievano poi  i parrocchiani di Salutio e La Torre. Le due processioni si aspettavano in cima a Sovaggio, località Moggibiano, e poi proseguivano sempre in processione lungo le vecchie strade campestri fino alla Verna.  Questo era un itinerario che da Caprese andava alla Verna ma oggi non lo possiamo definire un tratto dei  “I Cammini di Francesco”.

Per essere considerato un tratto dei “Cammini di Francesco”, secondo quanto stabilito nella delibera regionale, la processione doveva seguire quest’altro itinerario: Lama, Fragaiolo, Eremo della Casella, La Verna.

Essere preciso e chiaro vuol dire essere polemico ?

Allora è proprio il momento di ritirarmi all’Eremo della Casella.

Scusa, ma mi sembrava giusto fare, almeno con te, questa precisazione.

Comunque d’ora in poi, non interverrò più in nessuna notizia.

Un caro saluto

Alessandro