Un virus rilevato in Cina minaccia la produzione mondiale di riso
Riduzioni sostanziali dei raccolti in Giappone, Vietnam e ora anche nell’India settentrionale
Non bastava la crisi del grano, che a causa della guerra - o più probabilmente di speculazioni internazionali - sta mettendo in ginocchio una moltitudine di Paesi in tutto il mondo. Ora un team di ricercatori dell’Indian Agriculture Research Institute mette in guardia la comunità internazionale da un’altra minaccia, stavolta virale, che starebbe riducendo in maniera esponenziale i raccolti di riso, con inevitabili conseguenze di natura economica.
In crisi i principali produttori mondiali di riso
Stando a quanto evidenziato da Gopala Krishanan, responsabile dello studio, il virus - denominato southern rice black-streaked dwarf virus (SRBSDV) - sarebbe stato isolato per la prima volta in Cina nel lontano 2001. Da allora la malattia si è diffusa, senza alcun tipo di resistenza, nelle risaie di Vietnam, Giappone, e ora anche in buona parte dell’India settentrionale: di fatto i maggiori produttori al mondo. La minaccia, affiancata da cambiamenti climatici che di certo non aiutano il settore agricolo, sta provocando riduzioni sostanziali nelle produzioni: e gli effetti saranno presto evidenti con un conseguente aumento dei prezzi.
Produzioni ridotte anche del 50 per cento
La SRBSDV, spiega Krishanan, danneggia la spiga e alla fine il danno medio si aggira attorno al 50 per cento della produzione totale. Al momento gli scienziati non hanno ancora capito il meccanismo di diffusione del virus. I ricercatori hanno sequenziato i profili genetici dei campioni, trovando collegamenti evidenti tra SRBSDV e l’arresto della crescita delle piante. La causa, benché manchino ancora evidenze inconfutabili, potrebbe esser legata all’uso massiccio di fertilizzanti. Inoltre, il consiglio degli scienziati, è quello di limitare l’utilizzo di pesticidi come triflumezopyrim, dinotefuran o pimetrozina.
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