Blanco, talento musicale assoluto in cerca di etichetta
A nemmeno 20 anni, una vittoria al Festival di Sanremo assieme a Mahmood
Si era guadagnato la ribalta già nel 2021, ma è chiaro che la consacrazione vera è arrivata per lui con la vittoria lo scorso febbraio al Festival di Sanremo assieme a Mahmood, già trionfatore nel 2019. “Brividi” di gloria (giocando con il titolo della canzone) per il giovanissimo Blanco, al secolo Riccardo Fabbriconi, cantautore e rapper. Spesso, la notorietà di una canzone che non ha ottenuto un piazzamento da podio a Sanremo emerge proprio nel periodo successivo al festival, grazie alla sua melodia o ai suoi tormentoni (“Musica leggerissima” del duo Colapesce Dimartino e “Ciao ciao” de “La Rappresentante di Lista” sono gli ultimi grandi esempi) e magari riesce in qualche caso anche a diventare più popolare della prima classificata. In questo caso no, proprio come avvenuto nel 2017 per “Occidentali’s Karma” di Francesco Gabbani: il successo del brano è durato anche nel prosieguo. I “Brividi” sono continuati, per doppio merito dei due interpreti sul palco dell’Ariston, dal momento che Mahmood e Blanco sono anche gli autori della canzone assieme a Michele Zocca: dopo l’apoteosi sul palco dell’Ariston, l’ingresso nelle classifiche di vari Paesi è il sesto posto all’Eurovision Song Contest 2022 in rappresentanza dell’Italia. Ma già con “La canzone nostra” e “Mi fai impazzire”, poi con l’album “Blu celeste”, Blanco si era fatto conoscere nel corso dell’anno passato. E allora, spazio a Blanco.
Nato a Brescia il 10 febbraio 2003 (il padre originario di Roma, la madre lombarda), Blanco ha festeggiato il suo 19esimo compleanno appena cinque giorni dopo la vittoria di Sanremo. Il periodo dell’infanzia lo ha trascorso fra Calvagese della Riviera, a due passi dal lago di Garda e Desenzano, la città in cui ha studiato. Appassionato da piccolo di Lucio Battisti, Lucio Dalla e Pino Daniele, anche su spinta del padre, si è poi avvicinato al mondo dell’hip hop. Nel giugno del 2020 pubblica su SoundCloud l’ep “Quarantine Paranoid”: viene subito notato da Eclectic Music, che lo porta a firmare con Island Records e così diventa uno fra i più giovani talenti di Universal Music. Di seguito c’è il singolo di esordio, “Belladonna (Adieu)” e a luglio viene pubblicato “Notti in bianco”, che diventerà una “sleeper hit” (ossia otterrà il successo commerciale in un periodo diverso da quello dell’uscita) nell’estate dell’anno successivo, il 2021, fino a raggiungere il secondo posto della Top Singoli della Fimi. La canzone è dedicata a una ragazza: una sorta di esperimento a sé stante per poi scoprire il talento per la musica, che gli permette di esprimere la sua energia definita “folle, irrazionale, disordinata ed esagerata di un giovane che vive d’istinto”, ma anche la sua grande sensibilità. Due aspetti che poi si traducono nelle sue canzoni, a volte con aggressività da punk e a volte più melodiche e delicate. Di conseguenza, non esiste un genere artistico ben definito in Blanco, che si esprime “senza retorica con un linguaggio crudo e selvaggio, seguendo la linea tracciata da una catena di pensieri che rompe gli schemi, accompagnata da una voce che si riconosce all’istante”. Così si legge nel sito di Eclectic Music Group. L’8 gennaio 2021 esce il singolo “La canzone nostra”, realizzato assieme al produttore Mace e al rapper Salmo. E anche in questo Blanco fa centro: primo nella classifica italiana dei singoli e prima volta per un suo singolo, con lui che riceverà cinque dischi di platino per la produzione di oltre 350mila unità vendute. Febbraio 2021 è il mese di “Paraocchi”, altra canzone che raggiunge la “top ten” della hit parade, mentre giugno è quello di “Mi fai impazzire”, con partecipazione del rapper Sfera Ebbasta: è ancora primo posto, che occupa per otto settimane di fila e viene certificato sestuplo platino con 420mila unità. Il 10 settembre 2021, Blanco pubblica il disco “Blu celeste”, con nove tracce inedite prodotte da Michelangelo e con anche i singoli usciti in precedenza: “Notti in bianco”, “Ladro di fiori” e “Paraocchi”. “Blu celeste” è certificato disco d’oro dalla Fimi dopo una settimana per aver venduto oltre 25mila unità a livello nazionale e la settimana successiva è disco di platino. Nello stesso periodo, il singolo si piazza in cima alla classifica e il cantante va a occupare l’intera top ten con i suoi brani. Non solo: tutte e dodici le tracce contenute all’interno dell’album sono apparse in contemporanea nella medesima classifica e nel novembre del 2021 viene estratto come singolo radiofonico il pezzo “Finchè non mi seppelliscono”. E siamo al febbraio del 2022, quando Blanco compie il grande passo: la partecipazione al Festival di Sanremo in duo con Mahmood, assieme al quale interpreta “Brividi”, brano che mette sullo stesso piano l’amore omosessuale e quello fra un uomo e una donna. Ed è il brano che conquista Sanremo. Con oltre 3,3 milioni di ascolti in 24 ore, “Brividi” stabilisce anche il primato di brano con il maggior numero di riproduzioni in streaming raccolte in una giornata su Spotify in Italia. E debutta al primo posto della classifica italiana. Ma il successo non si ferma qui: nella Global del 19 febbraio 2022, che cataloga le canzoni più scaricate e ascoltate in assoluto secondo “Billboard”, il singolo raggiunge la 15esima posizione dopo esservi saltato dalla 141esima della settimana precedente. All’Eurovision Song Contest, Mahmood e Blanco si piazzano sesti con 268 punti: una posizione onorevole, considerando i 25 partecipanti. “Blu celeste” è invece il brano con il quale il 18 aprile scorso Blanco si è esibito in piazza San Pietro a Roma, essendo stato invitato dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per introdurre l’incontro di Papa Francesco, nonostante la sua scelta fosse stata criticata da monsignor Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia, il quale in una intervista pubblicata sul sito de “La nuova Bussola” non lo aveva ritenuto “un modello adeguato per un’iniziativa cattolica rivolta ad adolescenti”. E poi: “Il messaggio veicolato dalle performance di Blanco non è idoneo a un contesto cattolico”. Altro motivo della sua contrarietà: “Trovo imbarazzante che un personaggio che chiaramente è diventato un’icona - soprattutto dopo la sua vittoria al Festival insieme a Mahmood - di un certo modo di concepire la vita, la libertà, l’affettività, eccetera, si esibisca in Piazza San Pietro”. Questa la posizione di monsignor Suetta, che aveva comunque precisato di rivolgere la sua critica al “personaggio” Blanco e non certo alla persona, dichiarando di non conoscerlo. Il prelato si riferiva a quanto avvenuto a inizio aprile, quando il cantautore si era mostrato con il suo torso nudo e tatuato, indossando un reggiseno lanciatogli da una sua sostenitrice. Ma negli stessi giorni il responsabile della Cei, Don Michele Falabretti, aveva risposto alle perplessità, rinnovando le motivazioni della decisione di invitare Blanco all'evento. La cronaca più recente ci porta al 3 giugno, giorno dell’uscita di “Nostalgia”, il singolo prodotto da Michelangelo che gli vale il 14esimo ingresso fra i primi dieci della “Top Singoli”.
Per cercare di entrare ancora di più nel personaggio e capire chi sia realmente il Blanco cantante, può essere di aiuto estrapolare i passi più significativi dell’intervista rilasciata a Exclusive Magazine nell’agosto del 2020, quando era ancora 17enne. Particolarmente significativa la risposta alla domanda sulle sue contaminazioni artistiche; ebbene, Blanco dice di non ispirarsi a nessuno e allo stesso tempo di ascoltare tutto, poi sottolinea testualmente: “La musica è così, niente è innovativo, fai già quello che ha fatto qualcun altro ma nella tua versione”. E poi parla del singolo “Notti in bianco”, nel quale racconta come vi abbia riportato le esperienze belle e brutte da lui vissute; un’estate nella quale aveva rivoluzionato le abitudini, dormendo di giorno e scrivendo di notte per una persona alla quale teneva, stracciando più volte i fogli, perché innamorarsi – ha dichiarato – è “la cosa più travolgente e stravolgente dell’universo”. Ribadendo il concetto secondo cui non abbia una precisa etichetta artistica, Blanco si era definito uno ancora tutto da scoprire, né però aveva rivelato i nomi degli artisti con i quali gli piacerebbe collaborare, confessando comunque che avrebbe voluto farlo con i vari Pino Daniele, Lucio Dalla o Adriano Celentano, dei quali – come abbiamo già ricordato – era appassionato da piccolo. L’intervista si conclude con la spiegazione del suo processo di scrittura, sempre su esplicita domanda a lui rivolta: “Di solito, se mi si manifesta in testa un concetto chiaro o un’immagine ben precisa – sono sempre parole testuali - ancora prima di pensare al brano in sé scrivo solo seguendo un flusso emotivo di coscienza come reference, di getto, senza pensare troppo. E poi arriva la musica”. All’età di 20 anni non ancora compiuti, Blanco è già una “icona” come cantante e come personaggio più in generale: il 2022 è già ora e rimarrà per lui un anno indimenticabile, non soltanto per l’exploit di Sanremo con Mahmood ma anche per il ruolo di modello voluto da prestigiose “griffe” dell’abbigliamento: ha posato in intimo e poi è andato incontro a una metamorfosi nel suo look, con capelli pettinati all’indietro con il gel, camicia trasparente con ricami di pelle, camicia aperta colorata e bermuda. La più bella definizione di lui l’ha data proprio lo stilista più conosciuto, ossia Valentino: “Blanco è carismatico e capace di sfidare ogni limite”. Musica e moda: capite dunque il moto per il quale il 2022 è per lui l’anno di grazia? Siamo insomma davanti a un nuovo fenomeno in campo musicale, magari ancora alla ricerca di uno stile proprio (se riterrà un domani di doverne “sposare” uno, come accade nei percorsi di un cantante), ma è già personaggio anche per non avere una etichetta. E allora – verrebbe da dire – è semplicemente… Blanco!
Giulia Gambacci
Giulia Gambacci - Laureata presso l’Università degli Studi di Siena in Scienze dell’Educazione e della Formazione. Ama i bambini e stare insieme a loro, contribuendo alla loro formazione ed educazione. Persona curiosa e determinata crede che “se si vuole fare una cosa la si fa, non ci sono persone meno intelligenti di altre, basta trovare ognuno la propria strada”. Nel tempo libero, oltre a viaggiare e fare lunghe camminate in contatto con la natura, ama la musica e cucinare.
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