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Magalli choc in tv: “Ho avuto un linfoma, sono dimagrito di 24 chili"

"Potevo morire in due mesi”

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Appena entrato in studio è apparso quasi irriconoscibile. Giancarlo Magalli, 75 anni, torna in tv molto dimagrito e racconta a Verissimo, la trasmissione condotta da Silvia Toffanin su Canale 5, di aver «perso 24 chili» a causa di un linfoma vicino alla milza. Tutto è iniziato con forti dolori. «Questo è quello che resta di me anche se poco alla volta mi sto riprendendo, perché sono guarito da quello che ho avuto».

La malattia e l’infezione: dovevano legarmi al letto
Lo storico volto Rai racconta il suo ultimo anno alla concorrenza. La malattia e poi un’infezione che lo ha costretto al ricovero in ospedale. «I medici hanno detto che potevo essere curato, ma dovevo farlo bene altrimenti in due mesi sarei anche potuto morire» ha spiegato. «Sono stato ricoverato per questa infezione, avevo delle visioni. Vedevo cose che non esistevano. Lì facevo anche cose, forse sotto effetto di questi farmaci, che non avrei dovuto fare, ad esempio mi sono staccato i cateteri che avevo addosso. Mi hanno detto che dovevano legarmi al letto, volevo morire all’idea di essere legato» ha continuato Magalli.

Il ricovero, la chemio e l’amore delle figlie
Del ricovero il conduttore non ricorda nulla: «Mi hanno dovuto controllare la notte perché una volta mi sono tolto tutte le flebo rischiando grosso». Magalli racconta l’affetto dei familiari durante la chemio e le cure: «Tutti sono stati al mio capezzale, anche le mie ex mogli che mi hanno aiutato tantissimo». Delle figlie Michela e Manuela, anche loro presenti in studio, testimonia la premura: «Sono un uomo fortunato, non mi hanno lasciato un attimo alternandosi in ospedale giorno e notte».

Il rapporto con la Rai: la riconoscenza non fa parte di quel mondo
«Conosco pregi e difetti dell'azienda per cui ho lavorato per circa cinquant'anni» ha commentato, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe: «La riconoscenza non fa parte del mondo Rai». Il conduttore ha dichiarato di aver scritto una lettera al direttore di Rai 1, Stefano Coletta, «Vediamo un po'... Ho scritto e condotto diversi programmi, in quelli dove sono stato sostituito non sono arrivati grandi risultati. Di alcune scelte, però, vedo che si sono già pentiti» ha concluso.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
22/01/2023 21:29:25


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