Mancano in Umbria cuochi, camerieri, barman e addetti al settore turistico
Nel prossimo trimestre c'é una richiesta personale di oltre 1.500 unità
In Umbria non manca il lavoro ma i dipendenti, questo è quanto affermano molte imprese alla ricerca di personale, soprattutto ristoratori e albergatori con organici costantemente sottodimensionati. Mancano cuochi, camerieri, barman e addetti al settore turistico. Nel primo trimestre del 2023 c’é una previsione di richiesta personale di oltre 1.500 unità. Romano Cardinali, presidente di Fipe-Confcommercio “La mancanza di profili professionali adeguati sia per la sala che per la cucina è un problema che ci trasciniamo da lungo tempo. Anche i giovani che hanno intrapreso la formazione negli istituti alberghieri quando escono si indirizzano altrove e gli stagionali sono figure ormai scomparse. Tutto questo non dipende sicuramente dallo stipendio in quanto un cameriere di terzo livello ha una retribuzione mensile netta di circa 1.500 euro”. Una delle giustificazioni dei giovani, che non vogliono fare questi mestieri, è data dal fatto che in alberghi e ristoranti si lavora anche il sabato e la domenica, cosa non gradita.
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