Rubrica Lettere alla Redazione
Libri di testo a Sansepolcro: i commercianti chiedono chiarezza

"Sembra che noi commercianti ce ne siamo lavati le mani e questo non é vero"
"Gli esercenti di Sansepolcro deputati all’ordine e conseguente consegna dei libri di testo, da noi contattati, hanno espresso la non intenzione di procedere in questa specifica attività per motivi di carattere economico."
Mi è dispiaciuto tantissimo leggere queste parole nella pagina Facebook del comune in quanto sono estremamente riduttive e se non addirittura offensive.
Anni di scambi di mail, telefonate, messaggi WhatsApp ridotti a "motivi di carattere economico" non lo trovo corretto e sono rimasta molto male nel leggerlo. Io personalmente ho parlato più volte con sindaci, assessori, con l'ufficio scuola, delle varie amministrazioni, e lo hanno fatto anche le altre colleghe negozianti con le quali mi sono più volte confrontata.
I motivi per cui gli esercenti di zona non effettuano questo servizio dipende essenzialmente da due fattori:
1 - che dobbiamo anticipare cifre importanti (si parla di 20.000,00 - 25.000,00 €. circa) e non sappiamo mai di preciso quando queste ci verranno liquidate dal comune;
2 - l'eccessiva mole di lavoro che deriva da un sistema ormai obsoleto e che è ormai stato abbandonato da tanti comuni.
Infatti, nel sistema attuale il genitore va in comune, ritira il cedolino, lo porta in libreria per ordinare i libri, ritorna in libreria a ritirare i testi. La libreria prepara la fattura, porta la stessa in comune riportando i cedolini, il comune controlla che i cedolini tornati siano gli stessi che ha emesso. Se tutto torna provvede a liquidare la fattura in tempi incerti.
Un sistema veramente allucinante, in considerazione del fatto che si parla di centinaia di persone, tutte quelle che hanno i figli alla scuola primaria.
Sono anni che noi esercenti proponiamo un altro metodo, già adottato con successo in altri comuni della Toscana, senza bisogno di ulteriori prove e/o sperimentazioni inutili.
Quando gli insegnanti hanno deciso le adozioni dei testi per l'anno successivo ci comunicano quanti e che tipo di libri vanno acquistati, noi facciamo l'ordine, portiamo la relativa fattura al Comune, ci viene liquidato quanto dovuto, facciamo venire i testi, li consegniamo suddivisi per classe alle varie scuole, che provvedono a consegnarli direttamente alle famiglie nei primi giorni di scuola.
Sarebbe un sistema molto semplice, che sgraverebbe completamente le famiglie e snellirebbe in modo significativo il lavoro sia di noi commercianti che del comune stesso.
Invece no, si devono ancora fare sperimentazioni, prove e non si sa bene cosa altro. In compenso non è mai successo che ci avessero convocato in comune per parlare e trovare una soluzione. Come tutti gli anni, tutto tace fino a giugno, poi d'improvviso ci si sveglia, si cerca di trovare una soluzione in un momento in cui ormai una soluzione non c'è, e via, al prossimo anno.
Mi è dispiaciuto tantissimo leggere queste parole perché sembra che c'è un problema e noi esercenti ce ne siamo lavati le mani e invece non è assolutamente così.
Non si capisce perché non si debba adottare un sistema più semplice, snello che favorisce tutti, invece di continuare per la vecchia strada senza considerare i disservizi continui che questa, inevitabilmente, genera.
Laura Senesi
Libreria del Frattempo
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