Accorpamento scolastico a Sansepolcro: "Il Giovagnoli non perderà la sua identità"
Le rassicurazioni dell'attuale dirigente scolastico, il professor Renzo Izzi
“Si è aperta una nuova pagina dopo la conferenza dell’istruzione di lunedì e adesso, anche a realtà accorpate, l’offerta formativa non deve uscire impoverita”. Così il professor Renzo Izzi (nella foto), dirigente dallo scorso 1° settembre dell’istituto “Giuseppe Giovagnoli”, sulla costituzione del nuovo polo scolastico biturgense: l’istituto di istruzione secondaria superiore “Città di Sansepolcro”, risultato dell’accorpamento fra liceo “Città di Piero” (indirizzi scientifico, linguistico e tecnico economico) e polo del liceo artistico, del tecnico industriale e del professionale per l’industria e l’artigianato, appunto il “Giovagnoli”. Quest’ultimo non avrà più l’autonomia, ma non perderà la sua identità. “E’ stata una decisione improvvisa, non inaspettata – ricorda il dirigente Izzi – perché sapevamo di essere in sofferenza con i numeri. Il problema è che ci erano state date rassicurazioni sul prolungamento di un anno, il che ci avrebbe consentito di progettare e costruire in un arco di tempo più lungo; di avere insomma respiro e soprattutto di prepararci in maniera adeguata. Ora siamo in piena fase di orientamento scolastico e comprendo la protesta della prima ora, dettata dal dispiacere e da un senso di impotenza: sabato scorso, in piazza, c’erano insegnanti e genitori”. L’orientamento va comunque avanti? “Sì, procede come prima e le rispettive scuole andranno avanti con le loro specificità. L’ufficio scolastico provinciale dovrà dare indicazioni sulle procedure di iscrizione: non si sa se sarà possibile farlo al “Giovagnoli”, oppure alla nuova scuola. Proprio per questo motivo, la scadenza delle iscrizioni è stata posticipata al 10 febbraio: il ministero concede più tempo alle Regioni per ciò che riguarda le operazioni di accorpamento”. Comunque sia, è il caso di fornire rassicurazioni a chi vuole scegliere gli indirizzi artistico e professionale? “Certamente! Non cambierà nulla a livello sostanziale: indirizzi didattici e articolazioni non verranno soppressi, ma soltanto riuniti in un’unica entità amministrativa; questo, a gioco lungo, porterà vantaggi anche nella gestione degli organici. Bisogna insomma ragionare con lungimiranza e da gennaio organizzeremo momenti di incontro fra docenti e genitori”. Ci sarà però un solo dirigente. “E in genere è quello dell’istituto che accorpa, quindi dovrebbe toccare alla professoressa Emilia Marocco, ma nel caso io resto a disposizione: la decisione non verrà tuttavia presa nell’immediato”. Cambieranno semmai le graduatorie? “Verranno fuse, per i docenti come per il personale Ata. Per i primi, se venissero mantenuti i numeri di ora, non vi sarebbero problemi di conferma, mentre più complesso è il discorso riguardante personale Ata e segreteria: in questo caso vi potrebbero essere tagli di personale”.
Commenta per primo.