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Salvatore Ferragamo ha conquistato il Wine Award 2024 di Food and Travel Italia

Responsabile dell’attività vitivinicola e ricettiva de Il Borro in Valdarno

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Salvatore Ferragamo, a dispetto del nome: un omaggio al nonno “calzolaio delle stelle“, ha trovato la sua strada nel mondo del vino e in particolare in quella produzione che della sostenibilità fa la sua bandiera. Ferragamo è responsabile dell’attività vitivinicola e ricettiva de Il Borro, la tenuta biologica nel Valdarno Superiore di proprietà di Ferruccio Ferragamo dal 1993.

Ha ricevuto per questa attività il premio di Wine Gentleman dell’anno. Un riconoscimento che è arrivato durante la serata di Gala dei Wine Awards 2024 Food and Travel Italia alla Reggia di Venaria Reale, Torino. Un riconoscimento prestigioso per Salvatore Ferragamo e Il Borro Wines: vengono premiati l’impegno e la passione dimostrati nell’attività vinicola ma soprattutto per la sostenibilità.

La consegna del premio Wine Gentleman di Food and Travel a Salvatore Ferragamo

“Sono felice e onorato di ricevere questo premio, che rispecchia a pieno lo spirito con il quale produciamo le nostre etichette: un’attenta ricerca per ottenere grandi vini con pratiche sostenibili che rispettino la ricchezza e bellezza della Toscana. Il Borro è una realtà piuttosto piccola e recente nel mondo e nella storia del vino italiana, ma l’impegno che abbiamo messo fin dal primo giorno per portare alla luce un’eccellenza e una tradizione di questo angolo nascosto di Toscana che poteva andare perso è stato tanto” commenta Salvatore Ferragamo.

Per l’imprenditore il riconoscimento è “segno che siamo riusciti a trasmettere il messaggio per noi più importante, quello di mettere al centro l’ambiente e il suo ecosistema, di produrre cercando di limitare lo sfruttamento delle risorse, preservandone per i nostri figli, quello di creare vino di altissimo livello. Il ritorno all’autenticità e alla semplicità è per me il vero concetto di lusso”.

I 30 anni di attività de Il Borro

In trent’anni di attività Il Borro ha compiuto dei passi da gigante. La svolta è arrivata poco più di dieci anni fa. “Nel 2011 con l’arrivo del consulente enologo e agronomo Stefano Chioccioli si è avviato il processo di conversione al biologico concluso nel 2015 -aggiunge Salvatore Ferragamo -. Una scelta che ci ha portato a usare concimi naturali e antiparassitari biologici. Soprattutto per ogni singolo vino è stato compiuto un attento studio del terreno della tenuta. Le diverse varietà, dal Sangiovese a quelle internazionali, sono state impiantate nel luogo ritenuto più idoneo al fine di ottenere la migliore espressione del nostro terroir”.

Dal vino, all’olio e all’orto biologico

La produzione vinicola ha dato un contributo fondamentale all’exploit della tenuta. Oggi sono ltre 85 gli ettari di vigneto, 14 le etichette interamente biologiche e la produzione supera le oltre 400mila bottiglie. In bottiglia, ama ripetere l’imprenditore si ritrova “un terroir, l’unicità dei nostri terreni”.

All’attività vinicola si accompagnano la produzione di olio tra 33 ettari di uliveti e un frantoio di proprietà̀, l’Orto biologico, un allevamento all’aria aperta e a terra di galline ovaiole, di pecore per la produzione di formaggi freschi e stagionati, chianine e miele biologico di differenti varietà grazie a oltre 100 arnie. Prodotti da apprezzare nei ristoranti della tenuta grazie all’executive chef Andrea Campani.

Una realtà green nel Valdarno Superiore

Il Borro oggi è una realtà green sotto tutti i punti di vista tra rispetto dell’ambiente, pratiche sostenibili e fonti rinnovabili che consentono ogni anno il risparmio di circa 1134 tonnellate di Co2. “Noi siamo un’azienda con impatto negativo di emissioni di Co2 nel senso che la nostra produzione di energia è tre volte superiore rispetto a quello che consumiamo” conclude Salvatore Ferragamo.

Nella tenuta ci sono impianti fotovoltaici, sistemi di riutilizzo dell’acqua e per la gestione dei rifiuti organici. L’agricoltura e la viticoltura seguono principi biodinamici. Il Borro dimostra come una realtà imprenditoriale possa essere di successo senza trascurare la sostenibilità. A beneficiarne non solo la tenuta ma l’intera economia locale di San Giustino Valdarno, frazione del comune di Loro Ciuffenna in provincia di Arezzo che conta appena 1500 abitanti.

Notizia tratta da intoscana.it
© Riproduzione riservata
31/03/2024 11:47:49


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