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Il buono e il cattivo della vita: dalla sanità pubblica agli amici veri

La differenza nella vita la fa chi ti è accanto quando sei al buio. Con il sole sono tutti bravi

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In questo spazio voglio raccontare una mia recente esperienza, in parte negativa, ma positiva per altre sfaccettature. Nella mattinata del primo di maggio, vengo colpito da una dolorosissima lombosciatalgia: mia moglie, viste le mie condizioni, contatta la guardia medica. Erano all’incirca le 9.30 del mattino. Dall’altro capo del telefono risponde la dottoressa di turno all’ospedale di Sansepolcro, che chiede il motivo della richiesta di intervento; talché mia moglie descrive cosa è successo, ma rimane basita dalla risposta “non posso intervenire fino a dopo le 12 perché devo presidiare l’ospedale”. Inutile che mia moglie gli avesse ripetuto che ero disteso nel letto in preda a dolori lancinanti. Poco dopo viene avvertito mio figlio che era a Caprese Michelangelo, il quale si precipita a casa e vista la situazione, con molte difficoltà, mi monta in macchina portandomi direttamente al pronto soccorso dell’ospedale biturgense. Qui vengo preso in carico dal personale di turno, che in maniera professionale si attiva immediatamente per cercare di capire le cause del dolore, per poi procedere ad una serie di esami. Sono stato ricoverato cinque ore in codice rosso, in cui mi sono state fatte 5 flebo, di cui l’ultima di morfina, visto che il dolore rimaneva molto forte. Durante il periodo di degenza ho raccontato quello che era successo con la guardia medica e anche il personale del pronto soccorso è rimasto basito dal mio racconto, vedendo anche le mie condizioni; ero veramente piegato in due dal dolore. Non voglio fare polemiche, ma credo che sulla salute della gente non si possa “giocare”: so benissimo le carenze dell’ospedale di Sansepolcro, dalla mancanza di personale (mentre ero ricoverato sentivo parlare di turni da 12 e 18 ore…ma come si fa!) a una struttura che necessita di apparecchiature e tante altre cose; non mi meraviglierei, quindi, se tra qualche anno l’ospedale della Valtiberina venga ancora privato di servizi essenziali, come è stato fatto nell’ultimo periodo. Faccio anche una postilla sulla situazione del bar dell’ospedale, chiuso perché il personale da mesi non percepisce lo stipendio: anche questo non è un disservizio per chi opera nella struttura o assiste i malati? Perché la Asl non rescinde l’appalto con la cooperativa che gestisce il bar ‘per giusta causa’ e non provvede a rifare il bando? Misteri della sanita italiana. Per correttezza faccio presente che la guardia medica si è presentata presso la mia abitazione alle 12.30, non voglio nemmeno pensare cosa avrei sofferto se mi fossi trovato solo in casa o avessi dovuto aspettare il medico di guardia. Il rovescio della medaglia è dato dal fatto che nonostante il personale sia costretto a lavorare in condizioni non facili, lo fa sempre con la massima professionalità. Ma le cose positive non sono finite qui, in breve tempo molte persone sono venute a conoscenza di quanto mi era accaduto ed è scattato una vera corsa a rendersi utili. Mi sono ritrovato, nei giorni successivi, anche con un po' di imbarazzo a essere “coccolato” da tanti amici, da chi si è adoperato a portarmi a destra e sinistra per fare altri esami, a chi ha portato avanti progetti iniziati che dovevano essere chiusi; chi si impegnato a curarmi l’orto (una mia recente passione), zappandolo e piantando gli ortaggi stagionali, chi si è preoccupato di portare mia moglie a fare una visita a Roma molto importante o chi per tirarmi su il morale è venuto nei giorni successivi a prendermi a casa per portarmi a prendere un caffè o a magiare una pizza, dato che per un certo periodo mi è stato vietato di guidare la macchina, senza contare una miriade di telefonate e messaggi dove in tanti mi davano la loro disponibilità in caso di bisogno. Insomma, un esercito di infermieri e crocerossine che mi hanno perfino commosso. Sono momenti questi anche di riflessione, (al Borgo si dice che fino che non ci batti il muso non capisci veramente i problemi che altri si sono trovati ad affrontare o non riesci a capire il valore delle persone che ti stanno intorno) da una sanità pubblica che in Italia zoppica vistosamente e dal fatto che quando vedi questi attestati di stima e fiducia da parte degli amici, vuol dire che qualche seme buono nella tua vita lo hai piantato. Quindi voglio ringraziare tutti sperando che i nostri politici capiscano quanto sia importante investire nella sanità. Chiudo prendendo in prestito le parole di una persona, a me molto cara, che si riferisce all’amicizia, un sentimento di reciproco affetto e un legame basato sulla stima e la fiducia.: “Ricorda Domenico, la differenza nella vita la fa chi ti è accanto quando sei al buio. Con il sole sono tutti bravi”.

Grazie a tutti…un grosso abbraccio!!!

Domenico Gambacci
© Riproduzione riservata
30/05/2024 09:54:53

Punti di Vista

Imprenditore molto conosciuto, persona schietta e decisa, da sempre poco incline ai compromessi. Opera nel campo dell’arredamento, dell’immobiliare e della comunicazione. Ha rivestito importanti e prestigiosi incarichi all’interno di numerosi enti, consorzi e associazioni sia a livello locale che nazionale. Profondo conoscitore delle dinamiche politiche ed economiche, è abituato a mettere la faccia in tutto quello che lo coinvolge. Ama scrivere ed esprimere le sue idee in maniera trasparente. d.gambacci@saturnocomunicazione.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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