Pino Daniele, parla l'ultima compagna: "Cosa lo aveva fatto innamorare di me"
Dopo 10 anni di silenzio ha deciso di raccontare la loro storia in un libro
Amanda Bonini è una insegnante elementare ed è stato l'ultimo amore del cantautore Pino Daniele. Dopo 10 anni di silenzio ha deciso di raccontare la loro storia nel libro "Pino Daniele. Napoli e l’anima della musica, dal mascalzone latino a GioGiò". Il grande artista italiano ha sempre cantato l’amore nelle sue canzoni e ha avuto due matrimoni nella sua vita, entrambi finiti. Dalla prima moglie, Dorina Giangrande, ha avuto i figli Alessandro e Cristina; dalla seconda, Fabiola Sciabbarrasi ha avuto tre figli, Sara, Sofia e Francesca.
L'amore per Amanda
Pino Daniele si è poi innamorato di Amanda per la quale perse la testa tanto da lasciare la seconda famiglia: “È la seconda separazione? Sono come Enrico VIII. Dopo due famiglie non smetto di credere nell’amore. Perché se smetti di crederci non vivi più” commentava l’artista. La loro relazione è stata ufficializzata nel 2013, grazie ad una paparazzata che ha portato alla luce tutto. A differenza delle altre storie, la donna e il cantante non si sono mai sposati e non hanno avuto figli. Raccontava il musicista: “Io non sono uno che consuma l’attimo, ho bisogno di un futuro fatto di certezze… Mi definisco all’antica. E la mia nuova compagna la pensa esattamente come me: al secondo fallimento matrimoniale potrebbe sembrare un controsenso, ma io credo nella famiglia”.
Pino Daniele amava la sua semplicità
I due così escono allo scoperto, e il cantante decide di vivere con lei. All’epoca Amanda aveva 50 anni. La coppia si trasferì in una residenza romana. Come spesso succede i questi casi, i primi a finire di mezzo alle diatribe familiari sono proprio i figli, che vivono la separazione dei genitori in prima linea. E a tale proposito si confessò la figlia Sara, in un’intervista a Vanity Fair: “Avevo sedici anni e certamente ne ho sofferto, ma ho sempre pensato che non è giusto stare insieme solo per i figli. Siamo una generazione in cui ci sono più coppie separate che sposate, l’importante è vedere i genitori felici”. Ciò che Pino Daniele amava della vita con Amanda era la semplicità: "Io uscivo alle 6.30 del mattino per andare a scuola e tornavo nel primo pomeriggio, la mia routine e il mio lavoro con i bambini lo appassionavano perché aveva bisogno di una vita normale come quella delle sue origini", racconta la donna.
La corsa fino a Roma dalla Marella
“Il pensiero che il suo cuore non riposi in pace mi addolora come la sua morte” disse la Bonini subito dopo la morte di Pino Daniele. La compagna dell’artista si riferiva alle polemiche intorno alle circostanze del decesso che, secondo la ex moglie di Daniele si sarebbero potute evitare. "Nell'ultimo viaggio verso Roma, la sera del 4 gennaio, dalla casa di campagna tra Magliano e Orbetello, Pino Daniele riferiva continuamente i sintomi di quello che gli stava accadendo. Quando il navigatore indicava che mancavano sei minuti all'ospedale S.Eugenio, ha smesso di parlare, credevo fosse svenuto. Gli ho chiesto allora di stringermi la mano se mi sentiva e lui lo ha fatto due volte. E' stato come un ciao, poi più nulla". Così Amanda Bonini raccontava nel 2015, in una nota inviata all'Ansa, i dettagli sulla morte di Pino Daniele e i suoi ultimi istanti di vita. Ricordava: "Non voleva farsi mettere le mani addosso da nessuno che non fosse il suo cardiologo di fiducia. Non aveva i sintomi dell'infarto e voleva essere portato a Roma anche se era lontano". E continua: "Non lo abbiamo contraddetto per non farlo agitare di più. Pino era determinato e autoritario. Nessuno avrebbe potuto fargli cambiare idea". In auto "diceva di sentire un formicolio alle gambe e pensava che fosse un ictus".
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