Ron, oltre 40 anni "Al centro esatto della Musica" con i concerti e un progetto speciale

L'artista si racconta mentre affronta il tour
Sono trascorsi 45 anni da Al centro della musica, uno dei brani più belli della canzone italiana e certamente uno dei più rappresentativi della carriera di Ron. Ed è Al centro esatto della Musica, il titolo del tour che vede impegnato l'artista in questo periodo, con doppia fermata (14 e 15 novembre) al Teatro Massimo di Cagliari, con l'organizzazione di Sardegna Concerti.
Ron, sono concerti speciali questi, non è vero?
"Ci tengo molto, ho con me una band di grande valore e ripercorro la mia carriera sentendo ogni sera l'abbraccio del pubblico che alle mie canzoni è molto affezionato".
Ci saranno anche omaggi ad altri grandi artisti, come è stato con la tua versione di Lontano lontano, di Tenco, molto apprezzata e presentata quando hai ricevuto il premio alla carriera?
"Ci sto pensando perché da allora me la chiedono spesso e sono felice che sia stata apprezzata così tanto".
Quali sono i momenti della tua carriera a cui tieni particolarmente?
"Sono momenti che si fissano con canzoni, come Una città per cantare, anche se non l'ho scritta io ma mi rappresenta per tutto quel che ho sempre voluto che fosse la mia vita. Ma tengo tanto anche a brani che ho dato oppure ho condiviso con altri, come è stato nel caso di Vorrei incontrarti fra 100 anni cantata con Tosca, che da allora è andata crescendo e facendo scelte sempre più personali".
Ti piacciono i giovani cantautori di oggi, o sono troppo schiacciati dall'onnipresenza del rap e della trap?
"Ci sono cinque o sei nomi di valore, credo che ci sarà sempre spazio per le belle canzoni. Ma mi viene da fare una raccomandazione: occhio alla qualità e originalità dei testi. Una canzone non è solo una melodia relativamente facile o un ritornello, è piuttosto un racconto breve in musica che può toccare e rappresentare la vita di tante persone".
Ti piace come vengono gestiti la memoria e il patrimonio artistico di Lucio Dalla?
"Domanda complicata. Lui è sempre stato molto bizzaro, insolito, nel suo modo di fare musica, di prendere decisioni artistiche. Io non sono bolognese, dunque non posso dire come la sua città ne viva oggi la memoria, certamente c'è grande affetto. Mi piacerebbe che ci fossero ancora più spazi artistici e anche istituzionali in cui celebrare la memoria di Lucio, e che questi spazi in parte venissero messi al servizio di nuovi talenti da lanciare e promuovere".
Che accade dopo questi concerti? Lavori a progetti nuovi?
"Lo dico ancora a mezza voce perché c'è un progetto complesso e ambizioso che pian piano prende forma. Sto lavorando assieme al maestro Peppe Vessicchio a quello che sarà primo tour di Ron con l'orchestra".
Ron (dalla sua pagina ufficiale Fb)

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