Sangiovanni torna, Angelina Mango no: Venditti è un monito che non possiamo ignorare

Il cantante, 22enne, è tornato dopo un anno di silenzio e ha presentato da Fazio "Luci allo xeno"
Un applauso lungo, caldo, quasi a sciogliere un nodo nell’aria: così il pubblico di Che tempo che fa ha accolto Sangiovanni, alias Giovanni Pietro Damian, rientrato in pista dopo un anno di silenzio che aveva fatto tremare i fan. Sul Nove, davanti a Fabio Fazio, il cantante 22enne ha presentato in anteprima "Luci allo xeno", il singolo che uscirà oggi 9 aprile, un pezzo elettro-pop che parla di albe, di luce ritrovata, di voglia di ballare dopo mesi chiuso in una stanza – fisica e mentale. "Sono ancora capace", ha detto con un sorriso timido, quasi incredulo, come chi torna da un viaggio al quale non pensava di sopravvivere. Ma dietro quel sorriso c'è un'ombra che preoccupa: ce la farà a reggere, stavolta, il peso della ribalta?
Un anno di stop: il coraggio di dire basta
Era il 15 febbraio 2024 quando, fresco di Sanremo con "Finiscimi" – un 29° posto che non c'entrava niente col suo ritiro – Sangiovanni ha mollato tutto. Concerto al Forum di Assago rimandato, l'album Privacy accantonato, un post su Instagram che gridava verità: "Non riesco più a fingere che vada tutto bene". Un ragazzo di appena 22 anni, esploso ad Amici a 17, che ammetteva di non stare bene mentalmente. "Penso che mi sia capitato quello che succede a tantissime persone, arrivi a un momento della vita in cui ti senti triste, affaticato, non hai più le stesse energie. Ho dovuto prendermi tempo per me, avevo bisogno di fare le cose normali. Ho fatto la patente, che non l’avevo ancora presa", ha confidato a Fazio. Una pausa per ritrovare sé stesso, tra patente e terapia, che ora sembra averlo rigenerato. Ma quel "sembra" inquieta: la sua storia parla di un disagio che non è solo suo, ma di una generazione di talenti giovani – vedi Angelina Mango – che faticano a tenere il passo con la fama.
Come Angelina Mango: troppo stress per i baby fenomeni?
Appunto, Angelina Mango. 23 anni, voce da brividi, vincitrice di Sanremo 2024 con "La noia", un tour sold-out alle spalle. Eppure, anche lei ha mostrato crepe, momenti di stanchezza, un'umanità che stride con l’immagine di star invincibile. Sangiovanni e Angelina, due facce della stessa medaglia: giovanissimi lanciati nell'iperspazio della musica italiana, costretti a correre senza sosta tra dischi, concerti, social, riflettori. Troppo stress, troppe aspettative, un'industria che li spreme e poi li guarda crollare. Antonello Venditti, a febbraio 2025, lo aveva detto chiaro al Messaggero: "Temo per la salute mentale di questi ragazzi, il successo può fare danni seri". E come dargli torto? Sangiovanni si è fermato in tempo, ha cercato aiuto, ma quanti altri, sotto quelle luci allo xeno, si perdono senza dirlo? Allora un monito: non possiamo lasciarlo solo Sangiovanni (e altri come lui) a reggere il peso di una "quarta vita" che Fazio gli augura felicissima. Serve più empatia, meno pressione. Altrimenti, quelle luci che illuminano la strada rischiano di accecarli di nuovo.
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