Lucio Corsi, chi è l'alieno che si è preso Caterina Caselli e poi questo Sanremo
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Prodotto dalla Sugar, prima compagno di etichetta di Brunori
"Volevo essere un duro/Che non gli importa del futuro/Un robot/Un lottatore di sumo/Uno spaccino in fuga da un cane lupo/Alla stazione di Bolo/Una gallina dalle uova d’oro/Però non sono nessuno". E invece Lucio Corsi qualcuno lo è eccome. Altrimenti non scali la scena indipendente italiana per poi prenderti nell'ordine il cuore da produttrice di Caterina Caselli che ti porta in casa Sugar Music, e poi Sanremo 2025. Volevo essere un duro, però non sono nessuno, canta questo 32enne toscano che lo ascolti, lo guardi, e ti sembra di rivedere il primissimo Battiato, il miglior Alberto Fortis e nella sua musica risenti tutta l'infliuenza sonora del periodo glam di David Bowie e pure un filo dei Genesis, periodo Peter Gabriel.
Da dove viene l'alieno
A ben vedere e meglio ascoltare, in termini di attenzione alle canzoni, gli alieni di questo Sanremo sono due: Corsi e Joan Thiele con la sua Eco affidata a sonorità alla PJ Harvey e chitarroni stile Tarantino. Ma stiamo sul grissino umano toscano dal viso pittato che nella serata di giovedì, quella dei duetti e delle cover, canterà Nel blu dipinto di blu nientemeno che in coppia con Topo Gigio. E ripartiamo da un altro accostamento eccellente, quello con Brunori Sas, fra i migliori cantautori della nuova generazione che solo ora il grande pubblico di Sanremo scopre. Perché i due condividono per un po' di tempo la stessa etichetta, quella Piccica Music che aveva lanciato Brunori e che è tuttora uno dei piccoli centri di produzione più validi e attivi del territorio italiano. E' con Matteo Zanobini, "regista" di Piccica e strettissimo collaboratore di Dario Brunori che Lucio Corsi fa il suo cursus honorum nella musica indie di casa nostra, fino a bussare alle porte
Fra i più amati di Sanremo
Le tappe nella musica indipendente italiana più importante le ha toccate tutte: finalista a Musicultura, poi il Meeting delle Etichette Indipendenti, quindi il MiAmi, a seguire l'apertura degli Stadio e le collaborazioni con Bianconi dei Baustelle. Il look da giovane Jagger gli apre anche il mondo della moda, scelto da Gucci per sfilare a Palazzo Pitti e poi essere protagonista di un altro evento dal nome eloquente: Bohemian Rhapsody. Sfiora la Targa Tenco, entra in Sugar e apre il concerto degli Who. Lo nota Carlo Verdone che lo vuole nella sua serie Vita da Carlo, e da lì lo nota l'altro Carlo, Conti. Ed eccoci qua, l'alieno è atterrato a Sanremo e una cosa la si può dire: in un Festival di canzoni spesso stereotipate e tutte uguali, perché affidate a pochi autori e autrici (Michelangelo, Petrella, Abbate ecc...) sempre i soliti nomi, con i suoi vestiti da Mark Bolan, i suoi versi poetici e stralunati, Lucio Corsi è fra gli artisti più amati e votati dal pubblico, in odore di premio speciale e forse di podio. In un mondo di tutti finto trasgressivi e molto omologati, signori, ora c'è qualcosa di completamente diverso. Avevano ragione i Monty Python.
Joan Thiele e Lucio Corsi, chi sono i due "alieni" nel nuovo Sanremo di Conti
Lei cita Frida Khalo e mescola cultura sudamericana e italiana, lui sembra un misto di Iggy Pop e del primo Battiato. Entrambi fanno la propria musica in modo molto personale e che sfida alla scoperta. Sia Joan Thiele che Lucio Corsi sono fra le novità annunciate in gara da Carlo Conti, tornato al timone di Sanremo per l'edizione 2025. Sono loro i due veri "alieni" fra i 30 artisti chiamati da Conti a contendersi la vittoria della più importante manifestazione musical-televisiva d'Italia. Nata in Italia ma cresciuta anche in Colombia e a Londra, la 33enne Joan Thiele è l'artista che si è portata a casa il David di Donatello per la migliore canzone per il cinema, quella Proiettili condivida con Elodie che l'ha aiutata a farsi conoscere dal grande pubblico. La Thiele, di padre svizzero, ha uno stile che comprende elettronica, songwriting e l'amore per grandi compositori per immagini come Piero Piccioni o Piero Piccioni. Da recuperare e ascoltare il suo album di debutto, Tango, del 2018. Lucio Corsi è la stella che si è accesa anche grazie alla terza stagione di Vita da Carlo, la serie tv diretta da Verdone in cui il cantautore si staglia nel cast per il suo essere così particolare. Un artista fuori dagli standard attuali, con il suo mix di folk, blues e prog che riporta a certe atmosfere degli anni Settanta ma anche a più recente cantautorato americano di successo. Tre album all'attivo Bestiario musicale, Cosa faremo da grandi e La gente che sogna, ha aperto concerti degli Who e ha ospitato Carlo Verdone nel videoclip del nuovo singolo Tu sei il mattino. Corsi ha 31 anni ed è toscano di Grosseto. Foto da Instagram e Ansa
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