Lista di Comunità: Bocciata la mozione sulla comunicazione istituzionale
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La maggioranza a Bibbiena nega regole chiare e spazi alla minoranza
Nel Consiglio Comunale del 20 febbraio, la maggioranza ha respinto la mozione di Lista di Comunità per regolamentare l’uso degli spazi di comunicazione istituzionale del Comune di Bibbiena. Una decisione grave, che conferma la volontà di mantenere il controllo esclusivo della comunicazione dell’ente, senza garantire alcun spazio alle opposizioni.
Non ci sono state date motivazioni credibili al rifiuto ma solo una sterile presa di posizione che ha anche rappresentato, di nuovo, la confusione che i nostri amministratori fanno tra comunicazione politica (di una parte) e istituzionale (dell'ente).
Ricordate la storia dei fondi per i libri di Farinetti? Ricordate l'intervento del Corecom durante la campagna elettorale?
Il capogruppo di maggioranza Cavigli inoltre ha tirato in ballo i costi aggiuntivi” e un importante aggravio del lavoro degli uffici. Rende inoltre noto che l’amministrazione garantisce già il pluralismo della rappresentanza, dato che nel consiglio comunale possiamo esprimere le nostre opinioni. Come se fosse una gentile concessione e non una regola base della democrazia.
Quali costi aggiuntivi vi sarebbero? Le nostre richieste andavano a inserirsi in capitoli di spesa già determinati, chiedendo semplicemente che fossero rese chiare le modalità di fruizione dello stesso.
"I fondi pubblici destinati alla comunicazione, che ammontano a circa 30.000 euro l’anno, non appartengono alla maggioranza, ma a tutti i contribuenti, compresi quelli che hanno scelto noi come rappresentanti – dichiara Silvia Rossi, capogruppo di Lista di Comunità –. La comunicazione istituzionale deve riguardare tutte le componenti delle istituzioni, non solo chi governa. Questa bocciatura dimostra che la maggioranza non vuole regole, ma preferisce continuare a gestire la comunicazione istituzionale come se fosse uno strumento di parte, come strumento di propaganda politica e non di informazione istituzionale. Peccato però che le risorse usate siano pubbliche. Per questo motivo e per la totale mancanza di rispetto mostrata dai consiglieri di maggioranza, in primis verso il loro ruolo istituzionale con la mancanza di argomentazioni e di risposte. Abbiamo ritenuto di non poter proseguire il Consiglio Comunale e abbiamo lasciato l’aula.”
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