La Bce taglia i tassi di 25 punti base. Lagarde: i dazi deteriorano le prospettive dell'Eurozona

Il costo del denaro si abbassa al 2,25% ma la discesa potrebbe essere giunta al termine
La Bce taglia i tassi di 25 punti base per la settima volta da giugno scorso e porta il tasso sui depositi, quello di riferimento, da 2,50% a 2,25%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali cala da 2,65% a 2,40%, quello sui prestiti marginali da 2,90% a 2,65%.
La Bce non cita più tassi "restrittivi" nel comunicato
La Bce nel suo comunicato stampa rilasciato al termine della riunione odierna, ha abbandonato il riferimento alla condizione "restrittiva' dei tassi d'interesse, una decisione che riflette probabilmente il fatto che i tassi sono ora in area neutrale. Questa novità lascia ipotizzare che Francoforte potrebbe lasciare il costo del denaro invariato nei prossimi mesi.
Lagarde: su prospettive economia incertezza eccezionale
"Le prospettive economiche sono offuscate da incertezze eccezionali" ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde riferendosi allo "sconvolgimento del commercio internazionale", alle tensioni sui mercati internazionali e all'incertezza geopolitica che pesano su consumi e investimenti. Lagarde ha dunque spiegato che la decisione odierna della Bce è stata motivata dalla guerra commerciale scatenata da Donald Trump e che ha coinvolto anche l'Europa.
Lagarde: spesa per la difesa rafforzerebbe la crescita
"I rischi al ribasso per la crescita dell'area euro sono aumentati" ha detto ancora Lagarde, spiegando che il clima creato dalla guerra commerciale "abbasserà la crescita indebolendo l'export", rischia di pesare su investimenti e consumi e "potrebbe portare a una stretta sulle condizioni finanziarie". "Allo stesso tempo - ha detto Lagarde - un aumento della spesa nella difesa rafforzerebbe la crescita".
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