Lucia Cherici: la coerenza di una visione liberale a lungo termine

Azione in Toscana affronta una seria crisi politica come avevo previsto
La crisi politica di Azione in Toscana si è consumata in un contesto di scelte che Lucia Cherici aveva lucidamente previsto. A distanza di mesi dal suo abbandono del partito, i fatti le hanno dato pienamente ragione, confermando la sua visione politica.
Quando il 16 marzo Lucia Cherici ha lasciato il partito di cui era Segretaria Provinciale di Arezzo, ha motivato la sua scelta con un atto di profonda coerenza liberale. In un'intervista al Corriere di Arezzo, ha spiegato che il suo impegno in Azione era nato dalla convinzione in un progetto politico originale che non la rappresentava più. Aveva espresso delusione per il "progressivo isolamento al centro" e la "virata verso sinistra" del partito, criticando una linea che non lavorava per la costruzione di un solido "terzo polo" e si basava su "convenienza e posizionamento ambiguo" per ottenere "uno strapuntino in Regione".
Le dimissioni di Marco Remaschi, segretario regionale, hanno confermato la visione di Cherici. Remaschi aveva iniziato a delineare una strategia di avvicinamento al "campo largo" già nell'agosto 2024, costituendo la lista civica "Avanti" a sostegno di Eugenio Giani. La decisione finale di Calenda di ieri di ritirare il simbolo del partito dalla lista, in risposta all'accordo tra PD e M5S, ha gettato l'area politica moderata in un "isolamento sterile". Forse Calenda non sapeva che Remaschi aveva promesso Azione Toscana a Giani? O Giani ha abbandonato Azione pur di avere il Movimento 5Stelle? Che garanzie aveva avuto Azione Toscana già nel 2024 da Giani sulla scelta e sulla condivisione degli alleati che sarebbero arrivati in seguito? Le dimissioni di Remaschi e il crollo della strategia di Azione Toscana nel panorama regionale alla vigilia delle elezioni dimostrano l’assoluta inconsistenza del declamato “campo largo” e della sua fragilità, un rischio che Lucia Cherici aveva ampiamente previsto e contrastato.
"In queste condizioni non è possibile fare una politica seria e credibile," commentava a marzo Cherici. "Me ne sono andata per questo." La sua progettualità, mai sopita, è rinata con l'associazione ELab. Ora si candida alle prossime elezioni regionali come liberale indipendente nella lista di Forza Italia, la più grande lista civica d’Italia, una realtà salda, stabile e concreta, con l'obiettivo di essere un "faro" per i liberali toscani che si sentono orfani di una rappresentanza politica morta dopo il fallimento del Terzo polo guidato da Renzi e Calenda. Tra questi sicuramente i molti delusi di Azione Toscana e Italia Viva.
Tra le proposte che porterà avanti ci sono la tutela del lavoro, politiche attive per le persone con disabilità, la sanità, l'ambiente, le infrastrutture e la sicurezza delle città. L'avvocato si batte contro "l'assistenzialismo, la burocrazia e l'immobilismo", criticando il reddito di cittadinanza regionale proposto da Giani e 5 Stelle e ricordando la perdita di quasi duecentomilioni di euro nella sanità toscana del Governatore uscente pagato con maggiori imposte regionali e il ritardo sui progetti del Pnrr su cui la Corte dei Conti ha già inviato i suoi solleciti.
Cherici conclude con fermezza: "I liberali in Toscana non possono rimanere senza voce solo per rispondere a posizioni personali o per bisticci tra dirigenti di partito. Noi ci siamo e ci saremo sempre, fuori da queste logiche e nell’interesse dei cittadini toscani, con coerenza e determinazione"
Lucia Cherici
Candidata Regionali 2025 - Indipendente – Lista Forza Italia
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