Giostra del Saracino: il sindaco di Arezzo con gli occhi lucidi

Ghinelli in compagnia dei due candidati alla presidenza della Regione Toscana
L'ultima volta da sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli alla Giostra del Saracino, fa venire gli occhi lucidi al primo cittadino. Chiude il mandato con un'edizione splendida, da incorniciare, spettacolare in una città cambiata anche come valore turistico e culturale. E consegna una lancia intagliata splendidamente da Francesco Conti su bozzetto di Francesco Benincasa che riguarda la musica, a lui cara, dedicata a Giovanni Pierluigi da Palestrina. Tanti gli amministratori di maggioranza e opposizione di palazzo Cavallo, che a primavera 2026 vedrà rinnovati i suoi inquilini. Presenti in piazza Grande anche i due competitor per la sfida più imminente, quella di ottobre per la Regione Toscana: il presidente uscente Eugenio Giani e l'antagonista Alessandro Tomasi. Giani: “La Giostra rappresenta la bellezza delle tradizioni e della cultura della Toscana. Il municipalismo esprime gioia, voglia di aggregazione e festeggiamenti, soprattutto quando vince un quartiere che negli ultimi anni non ha vissuto momenti così” conclude il candidato del centrosinistra. Lo sfidante Tomasi, candidato del centrodestra: “Una manifestazione stupenda, bellissima, emozionante, combattuta. Sono contento. Mi fa piacere vedere così tanti ragazzi coinvolti. Complimenti ad Arezzo”. Molto incuriosito dal Saracino il parlamentare europeo, Roberto Vannacci, arrivato in piazza con il capolista della Lega, Cristiano Romani, che esprime apprezzamento per il “tripudio di cultura, tradizioni, radici”.
Nella foto il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il Presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri, l'europarlamentare Roberto Vannacci e la parlamentare Tiziana Nisini
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