Opinionisti Donatella Zanchi

La Ciaccia Fritta de “la Piazza”...

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Alcune sere fa, insieme ad amici, sono andata a mangiare una pizza nel locale "La Piazza", gestito da Emanuela e Giovanni e, intanto che, parlando del più e del meno, attendevamo che ci venisse servita la pizza, la gentile Emanuela, si è avvicinata al nostro tavolo con un vassoio dicendo:- abbiamo deciso di provare a fare la Ciaccia Fritta, vi lascio un assaggio, dateci il vostro giudizio. Davanti a noi, involtata in un pezzetto di carta gialla, la ciaccia dorata e croccante, ci ha ricordato con il suo profumo la merenda più buona della nostra infanzia. Il giudizio espresso da tutti noi è stato ottimo perché, alla bontà del gustoso cibo, si è aggiunta l'emozione del ricordo di tempi felici. Tra l'altro non ci aspettavamo di trovare la ciaccia in quel locale dato che, da sempre, al Borgo,"Il Ciacciaio"è quello di collaudata esperienza di via Giordano Bruno. La ciaccia fritta è una ricetta tipica di Sansepolcro, conosciuta in tutta la Valtiberina, ma assolutamente sconosciuta  nel resto d'Italia ed è stata la merenda, anche da passeggio, per grandi e piccini di varie generazioni. La ricetta è semplice:- pasta del pane fritta, condita, a fine cottura, con un pizzico di sale, a cui Giovanni, per renderla più gustosa, ha aggiunto un segreto "non so che" che non ha voluto in nessun modo rivelare. Chi, venendo a Sansepolcro, assaggia la famosa ciaccia della nostra storica tradizione, ne conserva un piacevole ricordo. Anche il famoso regista cinematografico, Alessandro D'Alatri, borghese per parte di madre, partecipando alcuni anni fa ad un convegno sull'Arte organizzato nel Teatro del Convitto Regina Elena, mi chiese se al Borgo facevano ancora la ciaccia fritta, il cui sapore e profumo erano rimasti legati in maniera indelebile al periodo felice delle vacanze trascorse al Borgo durante sua giovinezza. Mi disse, inoltre, che in nessuna parte del mondo aveva mai ritrovato la deliziosa, croccante leccornia e che sarebbe stato un vero peccato se si fosse perduta questa nostra tradizione culinaria. Fortunatamente, la Ciaccia fritta è ancora viva grazie all'impegno di giovani sensibili che hanno compreso che la forza di una città è racchiusa nella sua storia e nelle sue tradizioni.

Redazione
© Riproduzione riservata
09/03/2016 09:09:53

Donatella Zanchi

Ha lavorato come educatrice per tanti anni presso il Collegio Regina Elena di Sansepolcro. Persona dotata di un enorme bagaglio culturale, ama in maniera passionale la sua città, della quale conosce nei dettagli la lunga storia, l’evoluzione della sua società e i fenomeni di costume. Collabora con associazioni e gruppi storici nell’allestimento di eventi basati sul rigore filologico.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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