Tesori nascosti sotto l’intonaco...
Alcuni giorni fa sono stata invitata dalla mia cara amica Sara a vedere la sua casa da poco ristrutturata. L'abitazione è situata in una bella strada poco lontano dal Convitto Regina Elena e ricorda la tipica edilizia delle case del centro storico. Dopo aver salito una rampa di scale, mi sono ritrovata in un delizioso salotto, dal quale, attraverso una porta finestra, si accede ad un orto- giardino circondato da siepi di rampicanti e da vecchie mura. Il profumo dell'aiuola di mughetti e i colori vivaci dei tulipani, mi hanno riportato indietro nel tempo, a quando anch'io, da bambina abitavo in una casa del centro. Entrando nella saletta da pranzo, la mia attenzione è stata attirata dal frontale del camino in pietra ornato da uno stemma ben scolpito che rappresenta una scacchiera sormontata da un'aquila. Chiedo a Sara a chi appartenga l'antico blasone ma lei risponde di averlo ritrovato sotto uno spesso strato d'intonaco, durante i lavori di ristrutturazione. Tornando a casa, cercando tra le pagine di alcuni libri di araldica medievale, ho ritrovato lo stemma che risulta essere quello della nobile famiglia dei Tarlati, per un periodo, signori del Borgo. Chissà chi abitava in casa di Sara in tempi antichi? Non so rispondere e mi chiedo quante opere d'arte, più o meno preziose, siano state occultate e distrutte da interventi di ristrutturazione, soprattutto nel dopoguerra, quando per fare spazio alla modernità, non si tenne conto delle bellezze artistiche ma, giustamente, delle necessità della gente che tornava a vivere dopo gli orrori della guerra. Fortunatamente, alcuni piccoli tesori sono stati preservati da spessi strati di intonaco e ritrovati, quasi sempre fortuitamente, da persone sensibili che si sono sentite in dovere di riportarli all'antico splendore.
Donatella Zanchi
Ha lavorato come educatrice per tanti anni presso il Collegio Regina Elena di Sansepolcro. Persona dotata di un enorme bagaglio culturale, ama in maniera passionale la sua città, della quale conosce nei dettagli la lunga storia, l’evoluzione della sua società e i fenomeni di costume. Collabora con associazioni e gruppi storici nell’allestimento di eventi basati sul rigore filologico.
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