Opinionisti Francesco Del Teglia
Italiani solidali
Una virtù nella quale noi italiani siamo maestri da sempre
Questa maledetta pandemia che ci preoccupa, ci opprime, ha mutato il corso della nostra esistenza, una cosa di buono la sta evidenziando. Una virtù nella quale noi italiani siamo maestri da sempre. Perché ce l’abbiamo nel dna a differenza di tante altre etnie. La solidarietà. Innumerevoli le prove e le testimonianze di questo “darsi” agli altri nel momento del bisogno. Me ne accorgo anche come giornalista, contattato da questo o quel privato, da questa o quella associazione, per far sapere che è stata attivata una “donazione” o una “raccolta fondi” per vari soggetti. Nella stragrande maggioranza si tratta di iniziative che hanno come destinatari il personale dei diversi ospedali impegnati da settimane nella dura e coraggiosa lotta contro il Coronavirus. Tantissime le sottoscrizioni effettuate, tante le somme raccolte per acquistare il materiale necessario – e spesso carente perché magari enti superiori che dovevano pensarci e provvedere per tempo non l’hanno fatto - e anche strumenti diagnostici. La Valtiberina ha risposto presente, sia nella parte umbra che toscana della vallata. Ed è un gran bel segnale che mette in evidenza la sensibilità delle persone quando l’emergenza chiama. Ma oltre a questo mi piace citare il mettersi a disposizione di quei bar e quei ristoranti delle famiglie che non possono uscire di casa come prima, e che su ordinazione ricevono direttamente nella propria abitazione pasti caldi e ogni genere di alimento. A me è capitato pure – senza fare nomi – di ricevere a casa squisite pizze che ho pagato regolarmente, con l’aggiunta di un dolcetto fatto in casa completamente a titolo gratuito e con la frase “siamo a disposizione” prima del saluto finale sull’uscio di casa, tutti con la mascherina d’ordinanza. Gesti semplici se si pensa, ma ricchi di significato. Anche perché vengono dal basso, dalla gente comune. Vedo che in genere questa sana abitudine di essere solidali abbraccia l’intero stivale, che nelle difficoltà si stringe, si compatta e tira avanti, con un’attenzione particolare rivolta a chi soffre o a chi tutti i giorni è in prima linea. Una virtù, rara e preziosa, quella di essere solidali e di tendere la mano verso l’altro. Non ce l’hanno in tanti, noi italiani sì. Anche per questo siamo diversi da molti altri popoli. Ricordiamocene anche quando questo incubo sarà finito.
Francesco Del Teglia
Giornalista pubblicista di lungo corso, è inviato fisso per Sansepolcro e la Valtiberina Toscana del quotidiano Corriere di Arezzo fin dalla sua nascita, nel 1985, ma vanta esperienze anche a livello televisivo e collaborazioni con periodici vari. Politica e sport i campi di particolare competenza professionale. È stato anche addetto stampa di vari enti.
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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