Il momento della gratitudine
La perdita massiccia di genitori e nonni ci fa crescere quel sentimento innato chiamato gratitudine
L’ora del dolore e’ anche il momento della gratitudine. Per i nostri anziani che se ne sono andati tutti insieme in poco tempo.
Grandi vecchi scomparsi senza qualcuno che li potesse piangere come avrebbe voluto e come loro avrebbero magari meritato. Certo se ne sarebbero andati ugualmente, ma vedere che una generazione sia stata spazzata via crea immenso dolore. Qualcuno ha detto che Covid19 sia stato una sorta di equilibratore demografico, di spazzino e che stia facendo un lavoro utile almeno dal punto di vista demografico: meno inquinamento, selezione naturale dei più deboli, preferenza per le donne rispetto agli uomini, ma la verità e’ che ha lasciato tanto vuoto e smarrimento. La perdita massiccia di genitori e nonni ci fa crescere quel sentimento innato chiamato gratitudine per aprirci le porte della memoria. Quella sensazione di ingiustizia in tutte queste morti ha reso l’esperienza Generazionale. Ma tutto questo non dovremo mai dimenticarlo, anche quando forse un giorno sarà tutto alle spalle, e dovremmo invece serbarne memoria e rispetto. Un rispetto e un grazie per una generazione che ha creato il paese del dopoguerra, che ha reso le nostre case calde e confortevoli, che ha messo pane in abbondanza sulle nostre tavole, che ha vestito figli e nipoti, regalato vacanze e feste e che ha dato la speranza di un futuro. Ricordiamo tutto questo quando arriveranno i prossimi tagli alla previdenza sociale e alla sanità pubblica.
Monia Mariani
Appassionata di scrittura e narrativa e, da sempre, interessata a tematiche sociali. Ha finora pubblicato tre romanzi biografici. Il Maestro (2008), ispirato alla vita del biturgense Gino Tarducci, La Leggenda di Zillone (2010) autobiografia dell’ex pugile professionista Pietro Besi, e La Tortuga (2013) ispirato alla vita del fiorentino Giacomo Papini, cercatore di diamanti in Venezuela. Sta lavorando ad altre storie da raccontare.
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