Opinionisti Monia Mariani

Clima, mezzo secolo in ritardo

Dagli anni Settanta a oggi la temperatura media superficiale è salita di circa un grado Fahrenheit

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Il pianeta e’ ormai arrivato ad accettare, in linea di massima, l’idea che il clima sta drammaticamente e irrimediabilmente cambiando, e che ciò sia dovuto principalmente alla mano dell’uomo. Se a questa presa d’atto avessero fatto e/o facessero seguito misure e politiche correttive, potremmo essere ancora in grado di prevenire la piega disastrosa che prenderebbero gli eventi del XXI secolo, anche se molto danno è già stato fatto. I fatti sono ormai noti e sotto gli occhi di tutti. Dalla metà degli anni Settanta a oggi la temperatura media superficiale è salita di circa un grado Fahrenheit e allo stato attuale la superficie della Terra si sta riscaldando a un ritmo di circa 0,32 °F al secolo. Tutti gli otto anni più caldi mai registrati (a partire dal 1850) si sono verificati dopo il 1998 e il più caldo è stato il 2005.

Dal 1979, quando si è dato inizio alle misurazioni con il satellite della temperatura della troposfera, numerosi  dati mostravano tassi di riscaldamento simili (da 0,09 °F a 0,34 °F a decennio) a seconda del metodo di analisi utilizzato (National Aeronautics and Space Administration, nel 2007, National Oceanic and Atmospheric Administration, nel 2008).

La maggioranza degli scienziati  in base a un ventennio di ricerche pubblicate sulle più autorevoli riviste hanno convenuto che  l’attività umana contribuisce in maniera essenziale al cambiamento climatico globale. L’Intergovernmental Panel On Climate Change (IPCC) che opera sotto l’egida delle Nazioni Unite, nel rapporto presentato nel 2007 al convegno di Parigi (a cui partecipavano oltre cinquemila scienziati) concludeva che il trend di riscaldamento globale è "inequivocabile" e che l’attività umana "molto probabilmente” (con una probabilità di almeno il 90%) ne è la causa”.

Il direttore esecutivo dello United Nations Environment Program, Achim Steiner, dichiarò in quella sede che il rapporto rappresentava un punto di svolta nell’accumulazione dei dati sul cambiamento climatico, aggiungendo che il 2 febbraio 2007, giorno di chiusura del convegno, sarà forse ricordato come il giorno in cui il pensiero globale sul cambiamento climatico è passato dal dibattito all’azione.

Il riconoscimento ufficiale della gravità del problema, e l’appello all’azione della comunità internazionale, sono arrivati dunque mezzo secolo in ritardo sui primi allarmi pubblici degli scienziati sulla questione e le prime pressioni degli attivisti per l’ambiente sui governi. E ancora oggi purtroppo il problema sembra messo in secondo piano.

Monia Mariani
© Riproduzione riservata
18/04/2023 11:15:31

Monia Mariani

Appassionata di scrittura e narrativa e, da sempre, interessata a tematiche sociali. Ha finora pubblicato tre romanzi biografici. Il Maestro (2008), ispirato alla vita del biturgense Gino Tarducci, La Leggenda di Zillone (2010) autobiografia dell’ex pugile professionista Pietro Besi, e La Tortuga (2013) ispirato alla vita del fiorentino Giacomo Papini, cercatore di diamanti in Venezuela. Sta lavorando ad altre storie da raccontare.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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