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Covid-19: diminuiscono i decessi (130), contagi stabili, altri 45 dimessi dalle terapie intensive

Si abbassano sotto quota 60 mila gli attuali positivi

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Stabili i nuovi casi di Covid, oggi 652, dieci in più di ieri, mentre i decessi scendono da 156 a 130. Si abbassano sotto quota 60mila a 59.322 gli attuali positivi e si liberano altri 7.312 letti nei reparti ordinari Covid e 45 nelle terapie intensive. Una fotografia soddisfacente, ma che immortala la situazione precedente alla riaperture del 18 maggio, quelle che hanno riattivato sul serio la mobilità sociale degli italiani. Scendono un poco i contagi di giornata in Lombardia, da 316 a 293, mentre torna a due cifre il Piemonte con 87 nuovi contagi contro i 105 di ieri. Meno casi anche in Liguria, 45 nelle ultime 24 ore, meno 10 rispetto al precedente bollettino. Un solo decesso in più rispetto a ieri sera: è il dato che emerge dal bollettino diffuso dalla Regione Veneto sul Coronavirus. I casi di positività sono però 21 in più, mentre ieri se ne contavano solamente 8.

Ancora una volta nessun positivo in più al Covid-19 oggi in Umbria, su 1.225 tamponi eseguiti, secondo i dati resi noti alla Regione e aggiornati alle ore 8 di oggi. Gli attualmente positivi sono 71, cinque in meno di ieri. Invariato il numero dei decessi, fermi a 74. Nessun decesso e 3 nuovi casi (su 1.084 tamponi effettuati) nelle ultime 24 ore in Alto Adige. Sulla base di questi dati, comunicati dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, il numero delle persone positive al test del Coronavirus rimane a quota 2.590. Sono 35 i casi di positività al coronavirus in Toscana, 17 in più rispetto a ieri. 4 di questi nuovi casi provengono dalla campagna di test sierologici avviata da Regione Toscana alla fine di aprile. I nuovi casi sono lo 0,4% in più rispetto al totale del giorno precedente.

Passano da 25 a 31 i nuovi casi nel Lazio, ma restano fermi a 10 nella Capitale. Un'altra volta zero contagi in una giornata e il numero dei malati in calo da 60 a 49: sono sempre migliori i dati sul coronavirus in Basilicata. Secondo quanto reso noto dalla task force regionale, ieri sono stati analizzati 508 test: tutti negativi. I dati non devono far pensare a un coronavirus diventato improvvisamente meno aggressivo, ma perché oggi mandi meno pazienti in terapia intensiva lo spiega Andrea Crisanti, direttore Microbiologia e Virologia dell'Azienda ospedaliera dell’Università di Padova. «Se oggi si vedono meno casi gravi è in gran parte dovuto all'uso di mascherine perché riducono la quantità di virus che viene trasmesso”. “Chi si infetta con molti virus, infatti, ha una malattia con un'evoluzione completamente diversa rispetto a chi si infetta con pochi».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
22/05/2020 19:56:30


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