L’Europa fa la voce grossa con gli Usa sulle tariffe
Sullo sfondo la controversia Airbus-Boeing
L’Unione europea è pronta ad agire contro gli Stati Uniti nella controversia fra Airbus e Boeing qualora Washington decidesse di imporre nuove sanzioni sui beni importati dall’Ue. Lo ha rimarcato ieri il commissario Ue al Commercio, Phil Hogan. Il quale ha rimarcato che Bruxelles non si farà intimorire dalle minacce del presidente statunitense Donald Trump, che ha ipotizzato un giro di vite su birra, vini, olio e formaggi. È un conflitto che va avanti dalla metà degli anni Duemila. Nel 2004 la World trade organization (Wto) ratificò che gli aiuti europei ad Airbus erano illegali. Poco tempo dopo, la Wto questionò gli Usa per Boeing per supporto illegale. Ed è su questa sottile linea che si sta discutendo: se Boeing e Airbus debbano essere oggetto di un intervento statale, entrambi colpiti dalla pandemia di Covid-19. Secondo Hogan, Washington non può permettersi di minacciare l’Ue, dopo aver imposto tariffe su circa 7,5 miliardi di euro di beni. Le importazioni dall’Ue sono al minimo dal 2017, a fronte di una domanda sempre in crescita, secondo la banca americana Morgan Stanley. Ma Washington sembra non interessarsene.
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