Anghiari, serie di furti nei mezzi in sosta lungo le sponde del Tevere a Viaio
Interviene anche il sindaco Polcri: "Problema che sarà affrontato dal comitato sulla sicurezza"
“La questione sarà presto messa sotto la lente delle forze dell’ordine durante il prossimo comitato per la sicurezza pubblica che sarà convocato in Valtiberina a stretto giro di tempo”. E’ il sindaco di Anghiari, Alessandro Polcri, che annuncia provvedimenti e maggiori controlli a seguito degli ultimi atti predatori che si sono consumati lungo le sponde del fiume Tevere. Una decina, tra lo scorso weekend e lunedì pomeriggio, i furti all’interno di auto in sosta e scooter avvenuti nella zona di Viaio ad Anghiari. Casi che, soprattutto nell’ultimo periodo, tendono a ripetersi con una certa frequenza: tutto lascia presagire che ci troviamo di fronte ad una banda specializzata in questo tipo di colpi. Quasi mai viene infranto il vetro del mezzo, mentre prevale la tecnica della forzatura della serratura; probabilmente balza meno all’occhio. Ladri alla ricerca di oggetti di valore come telefoni cellulari, oppure borselli. Di mira, come detto, vengono presi anche scooter e moto i cui proprietari per lo più sono dei ragazzi. Un fine settimana decisamente movimentano, quindi, con i mezzi che erano parcheggiati tutti nel piccolo spiazzo adiacente al fiume Tevere nella zona di Viaio; ovviamente siamo nel lato della sponda che si affaccia verso Anghiari. Segnalazioni e denunce sono state fatte ai carabinieri. Le raccomandazioni e gli inviti a prestare attenzione circolano oramai da un paio di giorni all’interno dei vari social network, con un gruppo di persone che è già pronto a sottoscrivere una petizione da presentare poi alle autorità competenti per avere maggiori controlli. Un gesto chiaramente incomprensibile, oltretutto compiuto in un momento in cui tanti non possono passare le vacanze altrove e quindi cercano refrigerio lungo i corsi d’acqua soprattutto durante il weekend. Ed ecco fatto il gioco: banditi in azione, con colpi studiati ad hoc. E’ almeno il terzo episodio che viene segnalato in Valtiberina: una decina di giorni fa nella piazzola sopra l’invaso di Montedoglio nella frazione Madonnuccia nel Comune di Pieve Santo Stefano, altri casi lungo le sponde del torrente Sovara e nel weekend a Viaio di Anghiari nell’area di sosta sul fiume Tevere. Più fronti sono aperti: c’è quello delle “vittime” pronte a dar vita ad una petizione popolare e quello del Comune di Anghiari che si è subito attivato segnalando il problema. L’intenzione, questo è quanto trapela, è quella di collocare per il momento una cartellonista “fai da te” che invita i frequentatori di questi luoghi a non lasciare oggetti incustoditi e visibili all’interno delle vetture. Che sia almeno da deterrente.
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