Non diamo sempre la colpa ai giovani
Per loro la pandemia e’ stata un’occasione di crescita personale
Non diamo sempre la colpa ai giovani. Per la stragrande maggioranza di loro infatti la pandemia e’ stata un’occasione di crescita personale e di sano arricchimento, Da una parte, hanno percepito l’assenza di qualcosa che c’era (amici, scuola in presenza), dall’altro, hanno scoperto qualcosa che prima non c’era. Un mondo di crescita interiore. Lo dimostra uno studio condotto dalla “Link Campus University” da cui emerge che, nonostante le difficoltà dell’isolamento, le limitazioni sono state un’occasione per riscoprire l’importanza della libertà (25,8%) e del tempo (34,7%).
I partecipanti allo studio, di età compresa tra 16 e 19 anni, sparsi su tutto il territorio nazionale, sono stati intervistati sull’esperienza dello scorso lockdown, quello di primavera. Promossa la didattica a distanza: il 36% la valuta positivamente, da un lato perché funzionale all’avanzamento dei programmi e della preparazione (20,6%), dall’altro perché ritenuta una preziosa risorsa per riscoprire l’importanza delle tecnologie e del loro servizio alla scuola e alla didattica (15,4%). Proprio la rete, durante la pandemia, diventa amica della cultura: il 23% degli intervistati dice di aver fatto ricorso ai canali tematici del servizio pubblico radiotelevisivo, come Rai Scuola e Rai Cultura. Impossibilitato a frequentare concerti, mostre, teatri, 1 studente su 3 dichiara di aver usufruito di streaming tv o web di concerti o session live musicali (30,1%) o ancora di letture di romanzi, novelle o poesie (30,8%); 1 su 5 (21,6%) ha invece assistito a mostre, esposizioni o tour virtuali.
Dati che dicono che i media sono stati utilizzati in modo consapevole dai giovani per arricchire il proprio bagaglio culturale.
Una lezione agli adulti, dimostrando di saper utilizzare la rete in modo consapevole, separandola da quello che e’ divertimento. Non sappiamo ora, con le nuove restrizioni paventate, cosa succederà e se cambieranno ancora gli tuoi di vita, ma una cosa e’ indubbia: ci hanno dato una dimostrazione di coraggio, un segnale di speranza. Smettiamo allora di colpevolizzarli sempre e ascoltiamo cosa ci hanno da dire e insegnare.=
Monia Mariani
Appassionata di scrittura e narrativa e, da sempre, interessata a tematiche sociali. Ha finora pubblicato tre romanzi biografici. Il Maestro (2008), ispirato alla vita del biturgense Gino Tarducci, La Leggenda di Zillone (2010) autobiografia dell’ex pugile professionista Pietro Besi, e La Tortuga (2013) ispirato alla vita del fiorentino Giacomo Papini, cercatore di diamanti in Venezuela. Sta lavorando ad altre storie da raccontare.
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