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Infrastrutture digitali e piano banda larga: interrogazione di Castello Cambia

Si chiede lo stato dell'arte perciò che riguarda i lavori

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Il gruppo Castello Cambia ha presentato un’interrogazione che verrà discussa nel consiglio comunale di Città di Castello in cui si chiedono informazioni all’assessore all’Innovazione Digitale tifernate Riccardo Carletti su infrastruttura digitale e Piano della banda larga. Nel documento il capogruppo Vincenzo Bucci e il consigliere Emanuela Arcaleni chiedono “Di sapere se i lavori siano stati ultimati e, in subordine, lo stato di avanzamento dei lavori di posizionamento della fibra e in quali aree del territorio tifernate, quali “zone bianche” ( a fallimento di mercato) erano state individuate, infine quale sia lo stato (in termini di potenza e di stabilità) dei collegamenti internet realizzati attraverso la fibra e/o ponti radio/wifi in tutto il territorio comunale”.

Nell’interrogazione Castello Cambia premette che “nella risposta ad un nostro precedente documento, l’assessore Carletti aveva elencato gli interventi nell’ambito dei Piani Telematici della Regione Umbria, in cui è stata attivata la prima tratta della RUN ( Regione Umbria Network) in fibra ottica volta a collegare le sedi della pubblica amministrazione e che si è cercato di sopperire con reti wi fi ( WiFi RUN) nelle zone lasciate scoperte dagli investimenti degli operatori privati in quanto “zone a scarsa rilevanza economica”, per permettere il collegamento di edifici pubblici e di scuole, oltre che della popolazione che più ne necessitava come gli studenti, specialmente da marzo 2020 a seguito della Didattica a Distanza”.

“Malgrado alcuni sforzi economici e tecnologici del Comune, permangono numerosi problemi di connessione internet che rendono estremamente precari i collegamenti digitali per alcune sedi scolastiche, così come per molte abitazioni ed esercizi commerciali posti in zone periferiche della città e nelle frazioni; tali problemi di connettività causano numerosi disagi in ordine alla Didattica Digitale Integrata, resa obbligatoria dalla situazione pandemica: sia nell’attività scolastica a distanza, sia in presenza le attività didattiche usufruiscono sempre più delle risorse digitali, di collegamenti on line per progetti di e-learning e per i programmi di testing quali Invalsi; per tali motivi le scuole e gli utenti devono poter contare su connessioni potenti e stabili nel tempo che coprano tutte le postazioni, anche per scongiurare disparità sociali e di istruzione; infine c’è il livello economico-commerciale, le transazioni degli esercizi così come quella dei privati cittadini sono rese più difficili.

“Nella risposta dell’assessore – aggiungo Bucci e Arcaleni “si cita il contratto firmato il 2 novembre 2017 tra Infratel e Open fiber, che ha sancito ulteriore copertura in fibra ottica delle zone bianche della regione Umbria, che ha come obiettivo quello di garantire, in queste zone “a fallimento di mercato”, che almeno l’85% della popolazione possa avere connettività a 100 megabit/s e la parte rimanente ad almeno 30 megabit/s entro il 2020”.  Da qui la richiesta di aveva notizie recenti sullo stato dell’arte dei progetti.

Redazione
© Riproduzione riservata
22/02/2021 14:20:49


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