Franco: “Il G20 ha chiesto al Fmi di aumentare le riserve di 650 miliardi contro la crisi”
I fondi servirebbero a sostenere i Paesi più colpiti.
I Paesi del G20 hanno trovato un accordo per aumentare le risorse per il Fondo monetario internazionale di 650 miliardi di dollari, in modo che possa aiutare maggiormente i Paesi più vulnerabili alla crisi provocata dalla pandemia di coronavirus. Dopo la bozza sull’intesa, dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, è arrivata la conferma della richiesta al Fmi: “Il G20 ha chiesto al Fondo monetario internazionale di avanzare una proposta per l'allocazione di nuovi diritti speciali di prelievo per 650 miliardi di dollari, in modo da soddisfare la necessità di riserve supplementari”.
L'intesa e' appoggiata dai ministri delle Finanze e dai governatori delle Banche centrali delle 20 maggiori economie al mondo, che tornano a promettere di combattere il protezionismo nel commercio mondiale, un riferimento assente dai precedenti comunicati in seguito alle pressioni statunitensi con l'amministrazione Trump. I Paesi del G20 sono inoltre d'accordo a estendere la sospensione del debito dei Paesi più poveri fino alla fine del 2021.
Per contro, il Fmi propone una tassa di solidarietà per finanziare le spese e i sostegni necessari a combattere la crisi. Nel suo Fiscal Monitor il Fondo invita “le autorità politiche a considerare un contributo temporaneo per la ripresa dal Covid-19, imposto su redditi alti o grandi patrimoni”.
L'obiettivo è ridurre le diseguaglianze che sono state esacerbate dalla pandemia, con poche grandi imprese che hanno accumulato utili enormi e giovani, donne e lavoratori meno qualificati che hanno invece pagato il prezzo più alto. Un contributo che, affermano i tecnici dell'istituto di Washington, dovrebbe essere accompagnato da una “riforma della tassazione domestica e internazionale, in particolare quando la ripresa avrà preso ritmo”. Secondo l'Fmi, “se la pandemia globale sarà posta sotto controllo tramite le vaccinazioni, il rafforzamento della crescita economica porterebbe oltre 1.000 miliardi di dollari di entrate aggiuntive alle economie avanzate da qui al 2025 e permetterebbe anche risparmi maggiori sul fronte delle misure di sostegno”. In questo modo, rileva il rapporto, “le vaccinazioni contro il Covid-19 si pagherebbero da sole, fornendo un eccellente valore all'investimento di denaro pubblico”.
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