L’insegnante muore di Covid, preside indagato in Toscana per omicidio colposo
La Cisl scuola: “Accusa impensabile”
Il dirigente scolastico di una scuola Toscana è finito al centro di un accertamento, avviato dall’Inail, dopo che un’insegnate del suo Istituto è morto di Covid. L'Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro si è attivata per verificare se esistono gli estremi per inserire il decesso fra le morti sul lavoro, e gli inquirenti stanno accertando se all'interno della scuola sono state applicate tutte le misure necessarie per evitare il contagio del coronavirus. Anche perché, secondo quanto stabilito dalla legge, in alcuni casi ci sono anche gli estremi per l’omicidio colposo. La vicenda risale al settembre scorso, all'inizio del nuovo anno scolastico e la ripresa delle lezioni in presenza. Ora è ritornata alla ribalta perché ne ha parlato la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, intervenendo a Sky News. Ora, il preside, ha ricevuto l'avviso di garanzia e si è rivolto al sindacato.
«La notizia di accusa di omicidio colposo per un caso Covid nei confronti di un dirigente scolastico in Toscana nonostante avesse adempiuto a tutte le indicazioni del Protocollo» ha detto la segretaria nazionale della Cisl Scuola Maddalena Gissi ai microfoni di Sky News. «Poter pensare di accusare un dirigente scolastico di aver favorito il contagio è impensabile - ha aggiunto - servono interventi normativi adeguati. Ora aspettiamo l'azione della magistratura che verificherà cosa ha messo in atto il dirigente scolastico». Anche Antonello Giannelli, dell'Associazione nazionale presidi, è intervenuto sulla vicenda: «A volte noi dirigenti siamo esposti a responsabilità insostenibili - ha detto sentito dalla testata Orizzonte scuola - un dirigente non può essere ritenuto responsabile di un caso Covid dopo aver applicato il protocollo. Io credo che come spesso accade nel nostro paese tutti ricorderanno l’untore e nessuno che sono state accertate le sue assenze di responsabilità». Maddalena Gissi, parlando dell'intero comparto scuola, ha spiegato: «Qui c'è bisogno di una rivoluzione copernicana. Nonostante siano emerse tutte le difficoltà come aule piccole e sedi scolastiche fatiscenti, ancora non abbiamo visto cambiamenti operativi per settembre. E il sostegni-bis è una grande delusione. Per questo domani manifesteremo». La sindacalista ha poi ricordato che «anche quest'anno avremo innumerevoli supplenze» e che «i fondi per l'organico Covid potranno essere utilizzati solo fino al 31 dicembre 2021. Torneremo nel sottoscala».
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