Opinionisti Mara Ercolanoni

La scrittura terapeutica

Una tecnica che risale ai tempi antichi

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Voglio parlarvi di cos’è la scrittura terapeutica, siete pronti per cambiare la vostra vita?

Ora vi chiederete perchè? che cosa significa scrittura terapeutica, e cosa può fare per me?

La scrittura terapeutica è una lunga e costante introspezione, ma anche un modo per evadere dal presente troppo pesante, un modo per immaginare, una vera cura di se.

Scrittura terapeutica.

Avete mai sentito che il presente e la vita diventa così insopportabile a volte che vorreste solo scomparire, non per sempre, ovvio ,magari per un giorno intero?

Ecco questa è la scrittura terapeutica ci può portare o essere in un’altro tempo o essere addirittura altre persone , la risposta è solo e soltanto una : potete farlo!

Sembra un sogno vero, sembra che siano le solite frasi fatte, i soliti specchietti per le allodole, ma invece no voglio mettervi al corrente che ci sono miliardi di cose che potreste fare, attraverso la scrittura terapeutica, per uscire dai problemi , dalle turbe di una giornata , da quel tarlo che non vuole abbandonarci ed essere qualcun altro o qualcosa d’altro per un’ora o soltanto per pochi minuti , o in men che non si dica per una vita intera…

La scrittura terapeutica, è una tecnica che risale ai tempi antichi, quando ancora non esistevano psicologi, e i disturbi d’ansia. Le problematiche inerenti alla sfera emozionale, erano considerate “cosa da poco”.

I drammi d’amore, li possiamo ritrovare infatti in molti scritti, meravigliosi e struggenti di grandissimi autori del passato.

Grazie a loro, autori come Foscolo, Pirandello, Leopardi, Quasimodo, Ungaretti e molti altri, Shakespeare, Manzoni, Calvino, riescono a mettere in luce i grandi disagi della vita, affrontandoli attraverso la scrittura, che diventa una terapia.

Noi non siamo, e non dobbiamo essere certamente questi personaggi illustri, ma vi invito a procedere con piccoli passi, attraverso la scrittura, che può essere una grande terapia.

Negli anni ’60 lo psicologo statunitense Ira Progoff presentò per la prima volta la sua tecnica di creare il diario intensivo, questo metodo terapeutico si basava proprio sullo scrivere un diario.

essa mira ad esprimere silenziosamente tutto ciò che è difficile dire a voce.

Aiuta a fare ordine tra i propri pensieri, è molto utile per le persone introverse e riservate che non si aprono con chiunque e nemmeno con le persone care, quelle persone che “si tengono tutto dentro”.

Si può arrivare, addirittura, al perdono e all’accettazione, con carta e penna.

Il sociologo James Pennebaker nel libro Il potere della scrittura illustra il grande potere della scrittura espressiva. Lui nato il 2 marzo del ’50, si trova a studiare i comportamenti umani, proprio lui entra in una grande depressione mettendo in crisi il rapporto con la moglie.

James Pennebaker, un distinto professore dell’Università del Texas, si sposò subito dopo il  college nei primi anni del ’70. Dopo tre anni  lui e sua moglie inziarono ad avere problemi. Pennebaker, confuso e incerto, sprofondò nella depressione.  Cominciò a mangiare meno e a bere di più e si isolò sempre di più.

Una mattina, un mese dopo l’inizio del declino,  Pennebaker  salta giù dal letto e si sedette davanti alla macchina da scrivere. Si fermò lì per un pò e poi iniziò a scrivere del suo matrimonio, dei suoi genitori, della sua sessualità della sua carriera ed anche della morte.

Scrisse e continuò a farlo e qualcosa di affascinante accadde. La sua depressione lo abbandonò e si sentì liberato. Inizio a sentire l’unione affettiva e profonda che provava per sua moglie. Ma la scrittura ebbe anche un impatto più incisivo: per la prima volta iniziò a percepire il senso e le possibilità che la sua vita gli offrivano.

Inizia a scrivere, e questa scrittura piano piano prendeva sempre più il posto del disturbo, ritrovando l’amore per se stesso, per la vita e sopratutto per sua moglie.

La scrittura divenne la sua più grande alleata, decise di effettuare degli studi anche complessi proprio sui propri pazienti, utilizzando la scrittura terapeutica, come aveva fatto lui stesso.

Vediamo insieme tutte le possibilità e tutti punti più importanti che la scrittura terapeutica possono affrontare:

·         Guarisce i blocchi

·         Attenua le paure

·         Ci aiuta ad essere consapevoli di noi stessi

·         Aiuta ad esprimere le emozioni

·         Ci focalizza verso i nostri veri obbiettivi

·         Alleggerisce dai pesi sul sistema immunitario

·         I benefici di uno psicologo personale interno

·         Scrittura terapeutica come abitudine giornaliera

·         Scrivere invece che parlare: scrivere a delle persone con cui abbiamo difficoltà a rapportarci

·         Rapporti tra genitori e figli, a volte è meglio scrivere

·         Esercizi per leggere le tue vere emozioni

·         Scrivere la propria storia personale, scrivere di se ripercorrere la propria strada.

possiamo praticare tutti la scrittura terapeutica senza grandi abilità legate alla lingua, alla conoscenza della grammatica.

I benefici che può portare nella nostra vita sono molteplici.

Di sicuro è molto meno dispendioso che andare da uno psicoterapeuta o analista, ciò non toglie che può sostituirsi completamente ad essi, ma moltissimi professionisti dell’anima, utilizzano queste tecniche con i propri pazienti.

In molti casi la scrittura come terapia è risolutiva, sopratutto nella fase finale, in cui il paziente o la persona con un particolare stato di agitazione e squilibrio emozionale, si deve staccare dalle sedute e trovare una compagna di vita, di giornata con la quale attraversare i momenti bui, per poi ritrovare la luce e cioè se stessi.

Uno dei mali di oggi è “la mania di perfezionismo” che ci porta inevitabilmenete verso degli stati ansiosi.

Dobbiamo capire che l’ansia può essere benevola, ci avvisa come la paura che qualcosa di importante incombe, come un esame importante, un colloquio di lavoro.

Purtroppo l’ansia oggi stà diventando patologica, perchè il mondo in cui ci rapportiamo non è sano.

Questo correre dietro al fare per essere, genera molta frustrazione, perchè non tutti riusciamo a mantenere questa corsa continua. Così ci si può ammalare.Non si ascolta il nostro corpo e la nostra mente, che poi inevitabilmente cedono, come è giusto che sia.

Diventi per la società uno scarto, sei inaccettabile!

E se invece stesse nascendo il vero te?

Mi spiego meglio, se quel non essere come gli altri ti vogliono fosse la tua vera salvezza?

Riflettiamo su noi stessi e su ciò che vogliono dirci i nostri disagi interiori.

Dal mio blog.

Mara Ercolanoni
© Riproduzione riservata
09/09/2021 06:08:49

Mara Ercolanoni

MARA ERCOLANONI: Nata a Castel del Piano, un piccolo paese nella provincia di Perugia è innamorata della cittadina di Sansepolcro, dove vive con la sua famiglia da ormai 15 anni. Nel 2020 ha pubblicato il suo primo romanzo: "Alla ricerca della Felicità" che racchiude il suo percorso introspettivo e la sua strada verso un’idea di felicità. Ama scrivere da quando aveva 10 anni e crede nella scrittura come forma di terapia. Ha collaborato con la casa editrice Pagine per una raccolta di poesie e con la Onlus la Voce del Cuore con altri percorsi.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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