Acne, cause e rimedi di questo inestetismo della pelle

La prima comparsa in età adolescenziale a causa degli ormoni
L’acne è una comune malattia della pelle che si manifesta con la comparsa di una serie di eruzioni cutanee comunemente chiamate brufoli. Questi si formano quando i follicoli piliferi sottocutanei si occludono. Compaiono principalmente su viso, collo, schiena, torace e spalle. Chiunque può presentare lesioni acneiche, anche se sono più frequenti negli adolescenti e nei giovani adulti (colpisce circa l’80% dei soggetti di età compresa tra gli 11 e i 30 anni, in particolar modo nelle donne di età compresa tra i 14-17 e gli uomini fra 16-19).
L’esordio è più precoce nelle femmine (circa 11 anni) rispetto ai maschi (12-13 anni). Generalmente, la malattia si risolve intorno ai 20 anni, anche se nel 12% dei casi, può perdurare fino ai 25, e nel 7% fino alla quarta decade di vita. Non è una malattia pericolosa, ma può diventare causa di cicatrici.
Quali sono le cause
Nonostante i numerosi studi, non esiste una causa specifica o principale della comparsa, piuttosto una serie di fattori come l’aumento della produzione di sebo, l’infiammazione, la colonizzazione batterica dei follicoli pilo-sebacei e la loro alterata cheratinizzazione, con cheratosi follicolare, ossia la formazione di una sorta di "tappo", che occlude gli sbocchi delle ghiandole.
Acne, i falsi miti da sfatare
Proprio le cause del disturbo, sono all’origine di tante false credenze. Vengono spesso "presi di mira" cioccolato e cibi grassi, anche se esistono poche evidenze che gli alimenti di qualunque natura, abbiano effetti sull’origine e il decorso dell’acne nella maggior parte delle persone. Altro mito diffuso è che sia la sporcizia della pelle a provocarla, in realtà, punti neri o altre manifestazioni non nascono da una cattiva igiene. Allo stesso modo, lo stress non causa acne, ma è stato osservato che, nei soggetti che ne soffrono, può determinarne il peggioramento. Ovviamente l’acne non è contagiosa.
Le diverse tipologie
Chi soffre di acne spesso presenta una diversa varietà di lesioni.
- La lesione di base, detta comedone, è semplicemente un follicolo pilifero ingrossato e ostruito.
- Se il comedone rimane sottocutaneo, si definisce comedone chiuso e forma un punto in rilievo bianco.
- Se raggiunge la superficie della pelle e si apre, viene chiamato comedone aperto o, a causa del suo aspetto, punto nero. Il colore nero è dovuto a modifiche del sebo una volta esposto all’aria. Non dipende da sporcizia. Sia i punti bianchi che i punti neri possono rimanere a lungo sulla pelle.
Possono poi presentarsi lesioni più fastidiose:
- Papule. Lesioni infiammatorie che in genere si presentano come piccoli rilievi rosa della pelle, talvolta dolenti al tocco.
- Pustole. Papule sormontate da lesioni riempite di pus bianco o giallastro, talvolta rosse alla base.
- Noduli. Formazioni solide, grosse e dolorose, situate nella pelle, in profondità.
- Cisti. Lesioni profonde, dolorose e piene di pus, che possono evolvere in cicatrici.
Particolari attenzioni
- Pulire la pelle delicatamente.
- Evitare il sole.
- In caso di sintomi severi si raccomanda di rivolgersi al dermatologo. In caso di acne lieve o moderata, usare prodotti cosmetici di alta qualità.
- Schiacciare i brufoli non solo è controproducente ma aumenta il rischio di causare cicatrici permanenti.
Trattamento dell' acne
La diagnosi dell’acne è di competenza del dermatologo e segue un percorso nel quale per prima cosa si interpretano segni caratteristici di questa malattia, per stabilire la cura che varia in base a:
- Tipo di acne (comedonica, papulo-pustolosa, nodulo cistica, nodulare, conglobata, mista)
- Al grado di severità di ciascun tipo (lieve, moderata, severa)
- Eventuali condizioni sistemiche associate (nella donna), come alterazione del metabolismo ormonale ovarico o surrenalico o presenza di ovaio micropolicistico (PCO).
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