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Brexit, nuovo accordo sulle relazioni commerciali per l'Irlanda del Nord: ecco cosa cambia

Prende il nome di «Windsor Framework» la carta sottoscritta oggi

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«Si apre un nuovo capitolo nelle relazioni tra Ue e Gran Bretagna», così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, dopo la stipula del nuovo accordo con la «Windsor Framework», la carta sottoscritta oggi con il  primo ministro conservatore Rishi Sunak e nella quale si fissano nuovi paletti interpretativi per una revisione del contestato protocollo post Brexit sull'Irlanda del Nord. «Abbiamo raggiunto un accordo in linea di principio sul protocollo sull'Irlanda/Irlanda del Nord. Soluzioni durature che funzionano per tutti nell'Irlanda del Nord e proteggono il mercato unico dell'Ue», ha  aggiunto von der Leyen. Rishi Sunak ha parlato senza mezzi termini di «punto di svolta per i cittadini».

Che cos'è il protocollo dell'Irlanda del Nord?
Fa parte dell'accordo sulla Brexit dell'Unione europea e del Regno Unito. Progettato per impedire un confine sull'isola d'Irlanda, impedisce anche i controlli sulle merci provenienti dall'Irlanda del Nord (parte del Regno Unito) nella Repubblica d'Irlanda (parte dell'UE) nel tentativo di preservare l'Accordo del Venerdì Santo del 1998, che si è concluso decenni di violenza settaria in Irlanda. Questo significa che l'Irlanda del Nord deve seguire le regole del mercato unico dell'UE, con conseguenti controlli su alcune merci provenienti dall'Inghilterra, dalla Scozia e dal Galles e che entrano nel territorio dell'Irlanda del Nord. Ciò ha portato a proteste da parte dei sindacalisti nordirlandsi che affermano che il protocollo indebolisce i legami con il resto del Regno Unito e crea dei vuoti. L'Unione europea a metà ottobre ha concordato una riduzione dei controlli doganali e delle pratiche burocratiche tra il Regno Unito e l'Irlanda del Nord.  Il tema del contendere è però rimasto circa il ruolo di supervisione della Corte di giustizia europea sul Protocollo dell'Irlanda del Nord, come voleva invece il governo britannico.

Cosa cambia

Ci sono tre nodi essenziali. essenziali. Il primo punto garantirà un «transito fluido», ossia senza necessità di controlli burocratici particolari, sul passaggio di merci fra Irlanda del Nord e resto del Regno, cui sarà assicurata una «green line», un corridoio verde automatico privo di ostacoli doganali di sorta. Mentre le verifiche del corridoio rosso («red line») saranno riservate esclusivamente a quei prodotti indicati come «a rischio» di esportazione - attraverso la Repubblica d'Irlanda - verso altri Paesi Ue.

Il secondo punto dovrebbe assicurare una maggiore uguaglianza commerciale fra Irlanda del Nord (che rimane sottoposta alle regole del mercato unico europeo a differenza del resto del Paese, per poter mantenere aperta la frontiera con Dublino) e Gran Bretagna: con un diritto di accesso automatico, senza controlli, a prodotti britannici base come medicinali, sementi, piante.

Il terzo punto, infine, riguarda la tutela della «sovranità dei nordirlandesi»: che avranno il diritto di dire la loro su qualunque cambiamento di normative Ue deciso da Bruxelles e destinato a riguardarli in quanto soggetti del mercato unico: modifiche su cui essi potranno esercitare «un freno» legislativo come strumento di salvaguardia, in base al quale il governo britannico sarà a sua volta in grado di imporre un veto ad hoc pur non facendo più parte dell'Ue.

Ora cosa succede
«Il Parlamento voterà, al momento giusto, e quel voto sarà rispettato». Lo ha precisato il premier britannico, Rishi Sunak, che ha aggiunto: «E' importante dare a tutti il tempo e lo spazio di cui hanno bisogno per studiare i dettagli del nuovo regime che abbiamo annunciato».

Le reazioni

«È pensato per portare benefici alle persone dell'Irlanda del Nord e sostenere tutte le comunità, celebrando la pace nell'isola d'Irlanda. Ed è per questo che credo possiamo aprire un nuovo capitolo della nostra relazione, che sarà più forte». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa congiunta con il premier britannico, Rishi Sunak.

La British Chambers of Commerce, la Camera di Commercio Britannica, ha accolto con favore la novità. «Le imprese dell'Irlanda del Nord e della Gran Bretagna chiedono da tempo una notevole riduzione dei controlli e dei requisiti documentali per spostare le merci di uso quotidiano attraverso il Mare d'Irlanda - ha affermato William Bain, responsabile della politica commerciale del gruppo aziendale - . Considereremo attentamente i testi legali e le loro piene implicazioni, ma questo sembra essere un passo positivo verso il raggiungimento di questo obiettivo. Ora esiste la possibilità di passare a una nuova fase di cooperazione su questioni relative a commercio, regolamentazione, clima, migrazione e catene di approvvigionamento».
«Capisco che i partiti dell'Irlanda del Nord vorranno prendersi del tempo per considerare ciò che viene offerto con questo accordo - ha aggiunto Sunak in risposta a una domanda su come il Dup potrebbe accogliere l'accordo -. Rispetto questo processo e occorre dare loro tempo per fare le loro valutazioni».

L’effetto sulle borse
La sterlina guadagna lo 0,12% sull'euro a 1,1336 e lo 0,7% sul dollaro a 1,2023. La valuta europea guadagna lo 0,5% nei confronti del dollaro a 1,0597 e lo 0,2% verso lo yen a 144,29. Il dollaro perde anche nei confronti della valuta nipponica a 136,19 (-0,15%), in linea con il calo dei rendimenti dei Treasury.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
27/02/2023 18:15:58


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