Mondo Politica: intervista a Chiara Venturi assessore al comune di Pieve Santo Stefano

Assessore e capogruppo di maggioranza allo stesso tempo. Chiara Venturi è oramai uno dei “pilastri” della squadra a suo tempo creata da Albano Bragagni e dal 2019 condotta dal sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli. Sport, associazioni locali e volontariato le materie di sua competenza, nelle quali ha oramai acquisito un eccellente grado di esperienza.

Assessore Venturi, siete già operativi con le risorse del Pnrr e per lo sport l’amministrazione comunale ha avuto senza dubbio un occhio di riguardo. È l’occasione buona per dare a Pieve una organizzazione più strutturata per la pratica sportiva e l’attività motoria più in generale?

“Lo sport ha sempre avuto una grande importanza nel mio paese e soprattutto ho sempre puntato a dare più scelta possibile a tutti i bambini, al fine di aiutare anche i genitori impegnati con il lavoro a trovare attività che non costringessero spostamenti, con conseguente perdita di tempo e perdita economica. Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, abbiamo pensato di costruire un percorso ciclopedonale attraverso l’acquisto di e-bike, poi con la sistemazione dei campi esterni alla palestra nella zona delle ex scuole medie e inoltre abbiamo anche risorse per la sistemazione dell’antistadio. Infine, provvederemo a creare percorsi per mountain bike segnalati e georeferenziati con punti di sos e pronto intervento per riparare e ricaricare le bici”.

Lei ha la delega a politiche giovanili, associazionismo e volontariato: tre parole che stanno trovando una sintesi, nel senso che esistono giovani motivati nell’impegnarsi come volontari all’interno di associazioni, elemento di importanza fondamentale per garantire vitalità in una realtà come quella di Pieve?

“Ho sempre avuto la titolarità di questo assessorato e devo ammettere che siamo davvero un paese con tantissime associazioni; anzi, spesso facciamo parte di tante, se non tutte le associazioni. Devo dire che i giovani, soprattutto quelli che decidono di restare a Pieve, si danno tanto da fare sul posto e questo mostra tantissimo l’attaccamento al nostro paese. Una delle riprove a questo mio concetto è la ripresa dell’organizzazione della Festa della Birra, che ha avuto un grandissimo successo lo scorso anno e che sarà riconfermata quest’anno. Questa è davvero la riprova di quanto vogliamo bene al nostro paese e soprattutto di quanto teniamo al fatto che non debba finire niente”.

Da capogruppo di maggioranza, ritiene che il dibattito in consiglio comunale sia salito come qualità più ancora che nei toni?

“Lo scambio di idee c’è sempre stato e io lo ritengo senza dubbio molto costruttivo. A volte, i toni sono stati un po’ accesi, ma non sono mai dovuta intervenire: sono stati sempre confronti che non sono mai virati verso qualcosa di non costruttivo”.

Il problema dei migranti nel nostro Paese: a suo parere in che modo andrebbe gestito?

“A questa domanda penso sia difficilissimo rispondere. Lo ritengo un problema veramente non grande, ma enorme e credo che sia da parte del governo uno dei punti da affrontare con maggiore urgenza. Non saprei davvero che suggerimenti o aiuti possa dare, ma una cosa è certa: non si possono vedere scene come quelle che scorrevano nei giorni passati sui telegiornali di tutte le reti nazionali”.