Rubrica Lettere alla Redazione

Lettera aperta a Silvia Chiassai sindaco di Montevarchi

"Gli ordini li puoi dare ai dipendenti ma non a chi ti ha dato disponibilità e tempo gratis"

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Cara Silvia, hai fatto un’uscita che non è commentabile.

mi sarei aspettato una tua interlocuzione, avrei volentieri dato spiegazioni di cosa è la politica direttamente a te, ma non pensavo che tu fossi la mandante di una aggressione feroce all’ultimo tuo baluardo in provincia. 

Non mi sorprende però, credimi, ne ho viste fin troppe di purghe distribuite a presunti traditori anche se speravo nella riflessione. Avrebbe fatto bene alla tua immagine. Mi spiace veramente anche per i tuoi consiglieri, i toni divisivi sono sicuro appartengono solo a chi ha scritto.  

Cara Silvia, gli ordini li puoi dare ai dipendenti, a coloro che hai scelto per assecondarti, a chi paghi per farti da segretari, ma non a chi ti ha dato disponibilità e tempo e consigli gratis e senza chiedere nulla. Io sono quello che ti ha condiviso anche se non ero sempre d’accordo.

Farmi definire Pilato e  AUTOREFERENZIALE, mi autorizza a difendere la mia onorabilità ed a ricordarti quello che è giusto.

Vado a ritroso: sono stato io a fare accesso ai documenti per verificare la regolarità delle elezioni 18.12.2022. Io ti ho dato sostegno e conforto già il lunedì 19 e ti ho indicato la linea per restare in corsa e guidare il gruppo di cdx che ti aveva sostenuto fino alla scadenza. Gruppo del quale ho fatto parte solo da ottobre. 

Perché a dicembre 2021 io ero arrivato 7° nonostante i 4950 voti di cui 1700 dei tuoi consiglieri. Senza i quali sarei giunto lo stesso 7°. Quindi perché mi state screditando?

Nel  2018 sei stata eletta Presidente grazie anche ai miei voti civici, dei 3.850 voti ricevuti nemmeno il tuo è arrivato da Montevarchi. La tua maggioranza era fatta di partiti ed ognuno ha votato per i partiti di riferimento, FI, FDI, Lega, ma tu hai vinto di 650 voti quindi posso ben dire che hai vinto grazie ai miei voti civici di allora (anche San Giovanni allora mi dette la preferenza). Ricordo che mi riservasti un incarico di staff mentre ad altri desti la Presidenza della Fondazione. Ma io non avevo avanzato pretese.

Sono entrato due anni dopo, ottobre 2020,  a seguito di dimissioni di Angiolino Piomboni ma presi la delega di Federico Scapecchi dimissionario e optato in giunta ad Arezzo. 

Ho lavorato al TPL per tutto il periodo Covid, estenuanti incontri con sindaci e Prefettura e autolinee, scuole e regione Toscana, ho seguito i Contratti di Fiume, il progetto ferroviario Arezzo Sansepolcro fino a organizzarti un convegno, di cui mi rimproverasti la tempistica sbagliata perché eri in campagna elettorale. Ho seguito i lavori del Valdarno la Galleria dei Poggi, la Setteponti, ho rappresentato Te in ogni manifestazione perfino al paese del tuo Vice della Lega,  Rivi che non aveva tempo, muovendomi dal Valdarno per andare fino a Sansepolcro, a Pieve Santo Stefano in Casentino, Cortona,  Arezzo. La segreteria mi diceva di andare perché tu ti fidavi di me. Sapevano che dicevo di si sempre, si erano abituati alla mia disponibilità ed io passavo pomeriggi, mattine intere in videoconferenza per il TPL e anche per quell’ importante Consiglio delle Autonomie  al quale non potevi dedicare le ore necessarie. Arezzo era l’unica provincia che partecipava. Dicevi che di me ti fidavi per capacità ed esperienza. E ti ho dato riscontro di questa fiducia, sempre!!!!

Ho tenuto i rapporti coi sindaci dei comuni piccoli e lontani, un legame che serviva a te. Infatti nelle elezioni del dicembre 2021 ho preso 29 voti, un numero di voti superiore a tutti, molti voti, ma  contavano poco. Era la fiducia di sindaci e consiglieri, che pesavano poco ma che dimostravano cuore, coinvolgimento, riconoscenza. I voti sono teste pensanti  anche se contano poco.

Tutto questo io te l’ho garantito anche a dicembre 2022. 

Altri ti hanno tradito, altri si sono vendicati nelle urne. Non pensi che qualcosa sia dipeso anche da te, te lo sei mai chiesto? Sei sicura che i rapporti che hai tenuto in questi anni, non abbiano alimentato  invidie e gelosie, magari semplici antipatie di  concorrenti schiacciati dalla tua macchina da guerra. Non puoi negare che in qualche modo ti ho messo sull’avviso più volte. Ascoltare è un dono che non ti appartiene sempre. Sei troppo sicura di essere arrivata e nel giusto, per accettare consigli da chi ti contraddice. Contornarsi di yes wo-man non è prudente, tanto meno se poi questi yes hanno convenienza a non contraddirti? Ho raccolto molte volte malumori, nei tuoi collaboratori più vicini e nei consiglieri ed ho tentato di rappresentarteli. Chi te le ha nascoste non ha fatto il tuo bene.

Francamente comprendo con difficoltà il tuo atteggiamento dopo dicembre nonostante abbia capito e condiviso con te che la vicenda ti ha colpito personalmente e ben oltre ogni limite consentito.

Ma la vendetta sui giornali non ha pagato. Ma neppure l’esasperazione dei tuoi no secchi e irremovibili rispetto a qualsiasi strategia di recupero di credibilità del centro destra nel tuo interesse, anche futuro. 

Anche FDI ha avuto difficoltà a seguirti in questo autolesionismo. Gridare che tutti sono corrotti, poltronari e traditori, chiedere al Cdx di perdere la faccia ulteriormente e andare al massacro mi è parso eccessivo. Hai riscosso consensi in tutta la provincia, ma si fa anche presto a perderli. Nei territori, le persone cambiano opinione velocemente. E ormai acclarato la politica cavalca solo diritti e paga con i soldi la sua insufficienza progettuale.

Credo che con queste ultime inutili aggressioni personali tu abbia giocato molte opportunità future. Io sono ben poca cosa, ma non devi permetterti di farmi trattare così. Non ti fa recuperare consensi, anzi, potresti rendere tutto poco credibile. Si, è incredibile che anche il Morbidelli facesse parte dei traditori, dei Pilato, di coloro che erano contro di te. Morbidelli ha fatto la politica che tu dovevi fare e l’ha fatta pensando che potesse venirtene un vantaggio. Ho cercato di tenermi le mani libere, la mia dichiarazione di voto, non richiesta, è stata chiara:  non voto per il Presidente e resto libero di votargli contro ogni volta e anche di metterlo in minoranza se servirà già dal prossimo consiglio sul bilancio confermativo. Questo esclude ogni dubbio sulla conservazione della poltrona.

Ma non potevamo lasciare al PD la medaglia di salvatore della Provincia. Non ti fa onore sperare nella distruzione perché non sei più tu a governarla. Ci sono coloro che ti hanno sostenuta, il Cdx di cui hai avuto appoggio e ne avrai bisogno  anche in futuro. Con le liste locali o civiche non si va lontano, non si va oltre il comune. E poi con gente che non sa far politica, ma solo tifoseria.

Ho rivendicato i tuoi meriti pubblicamente e mi fai dire che era una giustificazione ipocrita, ho dato atto che il bilancio era il tuo, che  senso avrebbe avuto differenziarmi da un voto che è solo istituzionale, più istituzionale del mio non ne esistono perché orgogliosamente rivendico lunga militanza nelle istituzioni e il dovere è per me superiore alla tattica.

Sai che la mia astensione o voto contrario o non partecipazione avrebbe dichiarato la fine del CDX senza dare a te ristoro o risarcimento dei danni subiti.

Non esprimo un pensiero sulla Lega ma lasciami dubitare dell’intelligenza politica e della buona fede di alcuni esponenti. Se non sono più il vostro rappresentante del Valdarno, potete sempre farvi rappresentare dalla consigliera Stella Scarnicci di Patto Civico.

Dire e far dire che io sto lì per un posto di presidente della Fondazione Arezzo Innovazione, è l’offesa più grande. Sai che è un ruolo di servizio, gratuito, che non da alcuna visibilità esterna, che porta solo responsabilità personali e che da lavoro a dei dipendenti che non possono essere abbandonati. Io so quello che faccio e il mio curriculum professionale garantisce per la mia competenza. Resto per puro impegno morale e perché rischio personalmente per i fidi bancari che la fondazione utilizza e per i progetti che gestisce con solo due dipendenti. Tu sottovaluti la mia professionalità ma ti ricordo che non hai avuto buoni consiglieri né politici né legali. Hai plaudito nei social alle dimissioni dalla Fondazione, come un gesto di grande responsabilità e fedeltà. A chi ???

Vorrei non aver mai dovuto ricordarti queste cose, ma sei l’unica che sa quale sia stato il nostro rapporto politico, l’unica che può spiegare a chi ha scritto e condiviso quel discredito a mezzo stampa alla mia persona ed al mio passato politico, che è ingiustificato e gratuito.  Non lo permetto a nessuno e nemmeno a te!  E spero tu abbia modo di  riflettere. Non ti fa bene avere troppi nemici.

Io sono solo un amico offeso, ma i tuoi devono rendersi conto che hanno trattato questa cosa con improvvisazione e leggerezza e chiedere scusa.

Marco Morbidelli

 

Redazione
© Riproduzione riservata
31/03/2023 18:39:59


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