Chi è Loreen, la cantante dei record. È la prima donna a vincere due volte l’Eurovision
“Finché mi fanno partecipare, non mi accontento”
Felice e stanca. Eccitata e orgogliosa. È un turbinio di emozioni e stati d'animo che si confondono quelli che a tarda notte Loreen, la cantante svedese che ha vinto con il brano Tattoo - rispettando le previsioni della vigilia - l'Eurovision Song Contest a Liverpool, cerca di descrivere. È la seconda artista, la prima donna, a portarsi a casa l'iconico microfono di cristallo per la seconda volta. La prima fu nel 2012 con Euphoria. Come nella canzone che l'ha portata alla sua seconda vittoria all'Eurovision, Tattoo, la svedese Loreen ha inciso il suo nome con inchiostro indelebile nella storia e sulla pelle del Song contest europeo come la prima donna a compiere un'impresa del genere. Finora un solo uomo ci era riuscito (Johnny Logan nel 1980 e nel 1987) ma grazie alla mano tinta di hennè e alle unghie affilate dell'artista, la Svezia è riuscita anche a eguagliare il record massimo di sette vittorie per l'Irlanda e il diritto di ospitare il festival nel 2024, proprio con il 50esimo anniversario dell'incoronazione di "Waterloo" degli Abba. «È motivo di orgoglio: per me, ma anche per voi che avete colto e apprezzato il mio brano», dice l'artista 39enne, nata in Svezia da genitori di origini marocchine. «Cerco sempre di perseguire valori come la speranza, saper amare se stessi, la forza... tutte cose in cui credo». La differenza con l'esperienza di 11 anni fa, sottolinea, è netta: «Allora tutto era nuovo, non sapevo cosa aspettami. Questa volta era come essere in famiglia. È tutto venuto naturale, senza sforzo. E se Euphoria era canzone al chiaro di luna, stavolta siamo in piena luce». A chi scherzando le chiede se non dovrebbe esserci come in politica il limite dei due mandati, lei replica serafica: «Finché mi fanno partecipare, non mi accontento. Nell'arte e nella creatività non dovrebbero esserci limiti». E punta tutto sulla spiritualità: «L'arte è il modo in ci riesco ad esprimerla». Loreen, le unghie lunghissime che muove ipnoticamente sul palco e fuori, di limiti non se ne pone e considera l'ingrediente chiave per vincere l'autenticità. «Essere autentici e ascoltare se stessi, conoscersi. E nel caso fare un passo indietro». Anche sul palco, davanti al pubblico, «il momento in cui davvero succede qualcosa di magico. La gente è l'unica cosa che mi interessa quando mi esibisco: l'emozione che si instaura tra me e voi». Con Loreen la Svezia si porta a sette vittorie all'Eurovision, come l'Irlanda, in vetta al medagliere del festival europeo nelle 67 edizioni disputate finora. L'altro artista a vincere due volte è stato Johnny Logan (proprio per l'Irlanda) negli anni Ottanta.
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