Ignazio è morto, viva Ignazio
Necrologio compreso di ricordo da "lo spione di Arezzo"
Sì, Ignazio Ruzzi è deceduto. Giovedì 17 agosto presso l'ospedale di Siena dove era ricoverato da alcuni giorni a seguito di un malore che si era dimostrato da subito drammatico.
Ignazio era nato nel novembre 1959, era mio cugino buono, il suo nome di battesimo proveniva per imitazione da quello del nonno paterno da cui però non aveva ereditato il carattere turbolento.
Tanti coetanei alla Misericordia, affranti ma in fondo al loro cuore non sorpresi perché Ignazio da una decina d'anni combatteva battaglie per la sua vita, mantenendo il suo beffardo sorriso.
Ne parlavo stamani con il mio amicone Alessandro Del Lama che si è ricordato di un trafiletto che aveva fatto apparire sul mitico "lo spione di Arezzo" alla metà degli anni 80, un mensile di poche pagine centrato sul nostro capoluogo dove erano apparse straordinarie inchieste (una su tutte: "troppo sesso al Parco Giotto") concepite, articolate e pubblicate dal vulcanico Alessandro, periodico al quale ho collaborato fornendo il supporto fotografico.
Chi avrà voglia di leggere ci troverà tutto Ignazio. Che diversamente riposa al cimitero di Arezzo non lontano dai suoi genitori, i miei zii.
Ti abbraccio Ignazio. Insieme a Giulio ed Adelaide.
Ps: io non ce l'ho una foto su "lo spione".....
Alessandro Ruzzi
Aretino doc, ha conseguito tre lauree universitarie in ambito economico-aziendale, con esperienza in decine di Paesi del mondo. Consulente direzionale e perito del Tribunale, attento osservatore del territorio aretino, ha cessato l'attività per motivi di salute, dedicandosi alla scrittura e lavorando gratuitamente per alcune testate giornalistiche nelle vesti di opinionista. alessandroruzzi@saturnonotizie.it
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