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Mondo Politica: intervista a Enrico Salvi sindaco di Verghereto

Un bilancio a metà della sua seconda legislatura
Dal 2015 è sindaco di Verghereto e anche lui ha vissuto direttamente le vicende legate alla E45 e alla vecchia statale 3 bis nel tratto inagibile. Ora, Enrico Salvi traccia anche un bilancio a metà della sua seconda legislatura, con fondi che il suo Comune è riuscito a ottenere negli ultimi tempi per importanti lavori.
Sindaco Salvi, per il ripristino della vecchia 3 bis fra Valsavignone e Canili, sarà davvero la volta buona?
“Sì, diciamo che c’è voluto del tempo per mettere in pratica un’opera del genere, considerando le note traversie sulle quali sarebbe da scriverci un libro, a cominciare da quelle fra il Comune di Pieve Santo Stefano e l’Anas, ma ora siamo giunti finalmente al termine, dopo le tante peripezie che si sono succedute. Con una scelta di buon senso, la Provincia di Arezzo è stata fatta ente capofila e poi è stata coinvolta anche quella di Forlì Cesena. Nonostante i tanti cronici ritardi che abbiamo accumulato, alla fine abbiamo scelto la strada più corta”.
Stiamo entrando nel periodo invernale e lo abbiamo constatato anche giorni fa, seppure per un paio di serate: qualora vi fosse bisogno di istituire deviazioni obbligatorie per un qualsiasi motivo dalla E45, le alternative sul territorio di Verghereto sono garantite anche a livello di manutenzione?
“La viabilità è a posto sotto ogni profilo: siamo stati anche fortunati, stavolta, perché l’alluvione di maggio ha coinvolto in parte marginale anche le nostre strade comunali, ma senza conseguenze particolari (ci hanno comunque riconosciuto 710mila euro per la sistemazione dei pochi tratti danneggiati), ma soprattutto ciò che conta è che la provinciale 137 – la vecchia 3 bis nel tratto romagnolo – è completamente percorribile: la frana del 2019 è stata ripristinata e gli interventi eseguiti hanno retto alle pressioni dell’alluvione. Interventi corretti, quindi nel territorio del Forlivese siamo già pronti per affrontare qualsiasi emergenza che dovesse verificarsi sulla E45 e di conseguenza – come avvenuto giorni addietro – si può lavorare tranquillamente anche sulle gallerie di notte”.
È arrivato al giro di boa della sua seconda legislatura: soddisfatto di quanto è riuscito a fare finora?
“Sarà senza dubbio una impressione a livello personale, ma per una serie di coincidenze e per il buon lavoro eseguito nella prima parte del mandato posso ritenermi appagato di ciò che io e i miei collaboratori abbiamo portato a termine. Diversi i finanziamenti ottenuti in base a leggi e decreti della Regione Emilia Romagna, vedi la messa in sicurezza alla sede della scuola elementare di Le Balze; abbiamo poi predisposto un bando per l’affidamento degli interventi di riqualificazione urbana nella frazione di Alfero: un’operazione che sfiora il milione di euro, dei quali 760mila erogati dalla Regione e 200mila dal Comune. Altro obiettivo: gli oltre 130mila euro appaltati per la sostituzione degli impianti di illuminazione con le lampade a led nella zona di Alfero-Riofreddo, la più popolosa del nostro Comune e la più bisognosa sotto questo profilo. Stiamo inoltre preparando il progetto esecutivo per la riqualificazione dell’area di Mercatale a Le Balze. Abbiamo poi ricevuto la conferma e predisposto un altro progetto da 270mila euro, finanziato sempre dalla Regione, per la rimessa in funzione dell’impianto di risalita (la sciovia) del monte Fumaiolo, mentre per il bando sul ripristino del Rifugio Biancaneve, redatto assieme ai Comuni di Sarsina e Montiano, attendiamo ancora la risposta. Infine, nel 2022 abbiamo acquistato il complesso nel quale in passato vi era stata una discoteca a Le Balze, con assieme l’appartamento e il capannone. Ora procederemo con l’affidamento dei locali dell’ex ristorante. Da discoteca che è stata, tornerà funzionale a scopo ricreativo”.
Con l’estate passata, è tornato a pieno regime anche il movimento turistico?
“Diciamo che è andata abbastanza bene, stando a quanto ho avuto modo di percepire dagli operatori. È chiaro che se i periodi sono abbastanza caldi, specie con temperature elevate nei luoghi di pianura, le nostre zone posizionate in altura diventino le prescelte perché offrono un clima più fresco e gradevole. Aspettiamo il dato delle presenze, ma i responsi sono buoni: tanta è stata la gente che ha girato dalle nostre parti e lo si è notato dalla ripresa – seppure in forma contenuta – del mercato immobiliare (vedi seconda casa), favorita in minima parte dalla caduta dei prezzi nella nostra realtà”.
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