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Sottosopra "Mettiamo a nudo" il sindaco di San Giustino Stefano Veschi
58 anni e una lunga esperienza politica
Sottosopra, la rubrica dove un personaggio pubblico viene “messo a nudo”. Una chiacchierata a 360° gradi dove vengono affrontate numerose tematiche, dalla vita privata al lavoro, dalla politica all’economia e tanto altro. Accendiamo i riflettori in questa puntata su Stefano Veschi, 58 anni, venditore di professione e sindaco del Comune di San Giustino.
PERCHE’ I PARTITI NON FANNO PIU’ POLITICA?
“Provano a fare politica. Io ho la convinzione che i partiti come li abbiamo conosciuti in passato non torneranno più: oggi, secondo me, hanno un ruolo diverso. È quello di mettere in risalto, di mettere insieme le forze che ci sono nella società. È un po’ quello che abbiamo fatto a San Giustino con il progetto ‘San Giustino Partecipa’: i partiti hanno appoggiato, restando però almeno due passi indietro, cercando di sviluppare e di dare vita alle tante persone che comunque avevano voglia e cose da dire”.
CI DICA TRE COSE CHE RICORDA CON PIACERE DELLA SUA INFANZIA
“Per prima cosa il luogo, che è via Nuova diventata una sorta di ‘marchio’ dove siamo rimasti tutti molti attaccati. Sono cresciuto in strada e vivevamo, quindi, la strada. Dico, poi, tutti gli amici d’infanzia: ogni anno comunque ci troviamo per una bella conviviale… in strada. Ed infine il calcio, una passione vera: oltre a via Nuova, nella mia infanzia, ho frequentato molto il campo sportivo”.
A CHE ETA’ IL PRIMO BACIO E CON CHI?
“Un tempo si chiamava centro sociale, in qualche modo erano le colonie del Comune di San Giustino. Bene, proprio lì: a Parnacciano, avevo 12 anni e lei era Catia”.
LA BIRICHINATA CHE ANCORA OGGI RICORDA DELLA SUA INFANZIA?
“Sono state tante, ma avevamo sempre un limite: quello che oggi spesso manca. Tante, quindi, sono state le ‘zingarate’ che abbiamo fatto: ricordo, per esempio, una volta avevamo messo la colla nella serratura dei negozi del centro e al mattino non riuscivano ad aprire: durò poco, ovviamente, tutto venne ripristinato in breve tempo”.
COME MANTENERE LA DIVERSITÀ CULTURALE, CULINARIA, ARTISTICA, LINGUISTICA DEL MONDO A FRONTE DELLA GLOBALIZZAZIONE?
“E’ sicuramente necessario riscoprire e conoscere quelle che sono le nostre radici e la nostra storia parla sicuramente molto da un punto di vista culinario e culturale. L’identità deve essere forte, nella riscoperta di questi valori e mantenere quelle che sono le nostre tradizioni: questo può aiutarci a fronte della globalizzazione. Anche le sagre, per esempio, contribuiscono a salvaguardare tradizione e storia. L’Alta Valle del Tevere di fatto viene dal mondo contadino”.
SCELGA I NOMI DI TRE PERSONE CHE CONSIDERA VERAMENTE AMICI
“Vado diretto: dico Luca, Massimo e Leonardo. Non dico i cognomi, ma loro capiranno subito”.
IL NOME DEL MAESTRO O DEL PROFESSORE CHE RICORDA CON PIACERE NEL SUO PERCORSO SCOLASTICO?
“Difficile dirne uno solo. Ogni livello ne aveva uno: ricordo con piacere il professor Borchiellini dell’ITIS a Città di Castello: ho comunque ottimi ricordi anche con il maestro Dinarelli, gli insegnanti Conti e Staccini nel periodo delle medie”.
COSA NE PENSA DEI SOCIAL E DEI LEONI DA TASTIERA?
“Non ne penso bene, questo è facile intuirlo. Credo che alla fine sia meglio interloquire e parlare, anziché farlo attraverso uno schermo: io accetto tutto, anche le critiche, però che siano dirette e non trincerarsi dietro l’anonimato, cosi lo fanno solo i vigliacchi”.
QUAL E’ IL LUOGO PIU’ BIZZARRO DOVE HA FATTO L’AMORE?
“Di fatto sono un tradizionalista. Dico lungo il fiume, se può comunque essere considerato come un luogo bizzarro”.
PERCHE’ GLI ITALIANI SI SONO ALLONTANATI DALLA POLITICA?
“La politica ha deluso, pensando solo a se stessa: non ha pensato alla visione e al futuro, molte volte ha avuto anche comportamenti brutti come per esempio la corruzione. Ha pensato a se stessa e non alle persone. Alla fine i concetti politici secondo me sono molto semplici e chiari: non solo occuparsi delle tematiche, ma anche delle aspettative oltre che portare problemi - anche particolari e personali - a livello generale. Semplice da dirsi, difficile da farsi: secondo me la politica deve concentrarsi su questo e non fare la politica per la politica. Molte volte, invece, rischia di essere molto autoreferenziale: sembra oggi che ci sia un risveglio, speriamo”.
COME SI COMPORTEREBBE SE SCOPRISSE CHE IL SUO PARTNER L’HA TRADITA?
“Non bene, poi vediamo. Occorre rimanere sempre in equilibrio e avere un comportamento civile, anche in una situazione che sicuramente è poco piacevole”.
CON QUALE DONNA DELLA POLITICA NAZIONALE LE FAREBBE PIACERE FARE UNA CENA ROMANTICA?
“Dico Anna Ascani: politica nazionale, seppure con radici in Altotevere”.
COME ABBATTERE LA CORRUZIONE E L’EVASIONE FISCALE?
“Con il controllo, ma anche con i comportamenti corretti. Una persona deve avere anche la coscienza e la cultura che in Italia spesso manca: bisognerebbe lavorare molto su questo aspetto. Occorre avere dei principi e contribuire in maniera proporzionale secondo quelle che sono le capacità; credo, quindi, che sia anche un aspetto culturale”.
SE POTESSE DESCRIVERSI CON UNA PAROLA QUALE SAREBBE?
“Equilibrato”.
COSA SONO LE TRE COSE CHE PIU’ LE FANNO PAURA NELLA VITA?
“Le malattie e la morte le metto insieme. Poche settimane fa abbiamo ricordato gli 80 anni dalla Liberazione. Io sono cresciuto con l’idea che non ci fossero più guerre, mentre il tema resta attuale ed è oltretutto sempre più vicino a noi. La terza cosa è che io ho molta fiducia nei giovani e ci sono tanti aspetti positivi in questo: mi fanno paura, però, gli eccessi e alcune situazioni che li mettono a rischio senza che loro se ne accorgano”.
QUAL E’ IL CAPO DI BIANCHERIA INTIMA CHE LE PIACE PARTICOLARMENTE IN UNA DONNA?
“La sottoveste”.
CON LA MASSIMA SINCERITA’ CI METTA IN ORDINE DI SUO GRADIMENTO GLI ULTIMI 4 SINDACI DELLA CITTA’: MARCO SAVELLI, DANIELA FRULLANI, FABIO BUSCHI, PAOLO FRATINI
“Sono stati quattro sindaci importanti e non voglio fare una classifica: in primis sono degli amici e poi ho collaborato con tutti, sia da esterno che internamente. Hanno modi diversi e personalità differenti, ma tutti sono stati importanti per la crescita di San Giustino. Lo dico con molta sincerità, sono diversissimi tra loro: ho contribuito, lo dico con un po’ di presunzione, alla loro buona amministrazione e ho preso anche tanto da loro”.
QUAL È LA PEGGIOR FOLLIA CHE HA FATTO PER AMORE?
“Follie no, siamo una coppia anche molto riservata. Ci siamo conosciuti da ragazzini con mia moglie, avevamo entrambi 17 anni, e quindi cresciuti insieme. Non abbiamo fatto cose folli, ma tanti piccoli gesti che ancora oggi ricordo con piacere”.
QUALI SONO I SUOI HOBBY PREFERITI?
“Premetto che con l’impegno da sindaco non ce la faccio più e ho dato in gestione tutto a mio cugino: è comunque l’orto di famiglia, avevo anche qualche interessante capacità. Poi c’è lo sport, il calcio in particolare. Li seguo comunque tutti con grande interesse, ho anche questa delega in Comune”.
CI DICE I NOMI DI TRE POLITICI NAZIONALI DEL PASSATO CHE LEI APPREZZA IN MODO PARTICOLARE
“Enrico Berlinguer, Aldo Moro e Luciano Lama”.
CI DICA I NOMI DI TRE POLITICI NAZIONALI DI OGGI CHE LEI APPREZZA IN MODO PARTICOLARE
“Qui è molto più difficile. Apprezzo Matteo Ricci, Fabrizio Barca… poi sinceramente non me ne vengono in mente altri”.
CI DICE LA SUA OPINONE SUI CONFLITTI A GAZA E IN UCRAINA
“Su Gaza sta succedendo un genocidio che non è più accettabile. Da parte di Israele comunque l’atto terroristico di Hamas è veramente da condannare. È una situazione che va fermata, sta diventando indegna di un mondo civile e che si protrae da decenni. Due popoli due stati sì, però, va data una tregua importante perché stanno morendo continuamente bambini e civili. Per quanto sta accadendo in Ucraina, invece, anche lì basta con le armi. È stata un’aggressione da parte della Russia, c’è stata un’invasione e abbiamo visto ora che adesso c’è stata una contro invasione; mi sembra comunque, alla fine, colpevole la Russia ma anche l’Ucraina non è esente da comportante scorretti. L’Europa dovrebbe giocare un ruolo che purtroppo non ha”.
SE AVESSE LA BACCHETTA MAGICA QUALI SAREBBERO LE TRE COSE CHE CANCELLEREBBE SUBITO DA SAN GIUSTINO PERCHE’ NON LE PIACCIONO?
“In giro ci sono punti in cui insistono dei ruderi, situazioni di degrado spesso fatiscenti in mezzo a dei quartieri: non ho la bacchetta magica, ma ci sto lavorando. Non è facile. Metterei, poi, degli accorgimenti per migliorare la sicurezza stradale mentre il terzo aspetto riempirei le cave che sono nel nostro territorio, in particolare nella zona di Pitigliano”.
QUAL E’ IL PIATTO CHE A TAVOLA NON MANGEREBBE MAI E QUELLO INVECE CHE PREFERISCE?
“Sono una buona forchetta: non c’è un piatto che proprio non mi piace, se è fatto male non mi piace! Non toglierei mai la pasta, sono un tradizionalista: spaghetti in particolare”.
QUANTO SONO IMPORTANTI LE ASSOCIAZIONI PER UN COMUNE?
“Sono la parte fondamentale, fanno veramente la differenza. San Giustino è particolarmente ricca di associazioni culturali, sociali e sportive. Sono forme di associazioni e di condivisione dove i cittadini si ritrovano per interessi, hobby e visioni. Molte volte ci si limita a parlare di associazioni, ma ci sono anche tanti singoli cittadini che possono contribuire e contribuiscono con comportamenti quotidiani e attività; quindi, la cittadinanza è la ricchezza di un territorio. Noi la stiamo impostando così: un rapporto continuo con associazioni, imprese e cittadini. Anche forme associate, non ufficiali, tipo quartieri o vicinato”.
FAVOREVOLE ALLA RIAPERTIRA DELLE CASE CHIUSE?
“No, per l’emancipazione della libertà della donna”
VILLA GRAZIANI PER MOLTI E’ UNA STRUTTURA POCO UTILIZZATA, QUAL E’ LA SUA OPINIONE E SE HA IN MENTE QUALCHE PROGETTO PER QUESTO IMMOBILE
“Intanto è bellissima e utilizzata, bisogna solo cercare di fargli fare un salto di qualità con un aspetto gestionale e di proposta. Bisogna mettere insieme, questa è l’idea, la parte dell’Università insieme al percorso degli scavi di Colle Plinio, Celalba e Villa Graziani. Stiamo lavorando ad un progetto dove all’interno ci sta la parte turistica, quella culturale ed economica. L’obiettivo è far sì che la villa sia autonoma, oltre che sede di eventi e tanto altro”.
QUANDO ERA BAMBINO COSA SOGNAVA DI FARE DA GRANDE?
“Il calciatore, può sembrare banale. Fare il portiere e la mia ispirazione era Dino Zoff”.
QUALI SONO LE TRE COSE CHE CI SONO SEMPRE NEL SUO FRIGORIFERO DI CASA?
“Il kefir, il cocomero in estate e la mozzarella”.
SE POTESSE FARE UN PANINO PERFETTO COSA CI SAREBBE DENTRO?
“Lo ripeto di nuovo, sono abbastanza tradizionalista; quindi, il classico panino con la mortadella”.
TRE PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO CHE NON SOPPORTA?
“Potrei dire dj Francesco… non mi piacciono e non li guardo”.
COME ARGINARE IL FENOMENO DELL’IMMIGRAZIONE?
“Non si argina perché è un po’ la storia del mondo, questo fenomeno va regolamentato. Chi ha vera necessità fa di tutto per scappare dopo, però, bisogna distinguere il comportamento che tiene”.
QUALE CANZONE CANTA SOTTO LA DOCCIA?
“L’isola che non c’è di Edoardo Bennato. Con questa canzone ciò fatto anche l’Esame di Stato. Vi dirò di più: la commissione esaminatrice me l’ha fatta addirittura cantare”.
QUAL E’ STATO IL COMPLIMENTO PIU’ BELLO CHE HA RICEVUTO DA UNA DONNA IN AMBITO SESSUALE?
“Che è stato piacevole”.
QUANDO QUALCUNO CRITICA IL SUO OPERATO DI AMMINISTRATORE COME REAGISCE?
“Rifletto e poi ci rifletto di nuovo”.
QUALE CAPO DI ABBIGLIAMENTO NON INDOSSA PIU’ MA NON BUTTERÀ VIA MAI?
“E’ una maglietta che ho da sempre, è logora ma è pur sempre un ricordo: alla fine è una semplice t-shirt ma ricca di ricordi”.
FACCIAMO IL GIOCO DELLA TORRE, LE DIRO IL NOME DI 10 POLITICI, CI DICA CHI BUTTEREBBE DI SOTTO E CHI SALVEREBBE
“Giorgia Meloni: sotto; Giuseppe Conte: salvo; Elly Schelein: salva; Matteo Salvini: sotto; Matteo Renzi: sotto; Antonio Tajani: salvo; Carlo Calenda: sotto; Emma Bonino: salva; Mario Draghi: come politico sotto; Nicola Fratoianni: salvo”.
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