Rubrica Lettere alla Redazione

Grazie all'Ospedale San Donato di Arezzo

Le mie parole dopo tante critiche che si scrivono

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Grazie Grazie Grazie è la parola che ripeterò di continuo ogni volta che entrerò nell’Ospedale San Donato di Arezzo, mi presento sono Paola Balestri. Domenica 25 Febbraio ho chiamato il 112 e sono arrivati con l’ambulanza i volontari della Misericordia che Ringrazio, ho fatto accesso al Pronto soccorso all’incirca alle 20:30, non era una domenica qualsiasi ma, penso che al PS ne vedono veramente di tutti i colori, nello stanzone c’erano Carabinieri e Polizia che ringrazio per la discrezione con cui hanno calmato il tipo che poi il giorno dopo dai giornali ho scoperto che aveva demolito un locale.

Di turno come medico c’era la Dottoressa LELLI professionale e determinata, mi ha fatto eseguire una TAC d’urgenza e poi visto l’esito mi ha fatto ricoverare presso OBI vi domanderete cos’è OBI ? Osservazione Breve Intensità un reparto fatto di uomini e donne di una sensibilità superiore alla media ne cito alcuni per ogni categoria Elia e Michele nei tirocinanti, Nico per gli infermerie, la dottoressa Gatto Miao e il Dottor Ugo Longobardi al quale devo un ringraziamento enorme che ha preso il mio caso clinico e ha cercato con ogni mezzo a disposizione di arrivare ad una diagnosi ai miei dolori lancinanti che tutt’oggi ho ma che sono fiduciosa riusciremo a trovare la causa e di conseguenza ad eseguire la cura adeguata.

Un grazie enorme anche alla Dottoressa Rosito la mia oncologa e la Dottoressa Borghesi la mia radioterapista due donne meravigliose che nel momento della malattia sanno sempre sorridere e aiutare il paziente con quell’empatia che dovrebbe essere alla base visto il Giuramento di Ippocrate che ogni medico fa il passaggio secondo me più importante è <<… Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa ..>> non sempre è così e mi dispiace profondamente perché quando una persona è malata va in ospedale proprio per mettere la propria vita nelle mani di chi se ne dovrebbe prendere cura.

Le mie parole dopo tante critiche che si scrivono è invece GRAZIE, obbiettivamente non posso negare che ci sono delle mancanze strutturali molto gravi, che visto il mio ruolo e le mie competenze chiederò un appuntamento con il direttore dell’Azienda Sanitaria, visto che si chiama Azienda ogni responsabile di Azienda deve scendere sul suo territorio e rendersi conto delle criticità e delle situazioni di disagio al limite della decenza e mi riferisco ai servizi sanitari(bagni igienici) pulitissimi ma, impraticabili sopratutto per chi si trova in quel momento in uno stato di paziente e ha forze ridotte, sia per gli addetti ai lavori, secondo me un’azienda efficiente è proprio nel Momento del bisogno che dovrebbe garantire almeno i bisogni primari ma, voglio pensare   in maniera ottimistica, visto che non conosco chi dirige l’azienda che forse nessuno della propria famiglia abbia mai avuto bisogno di frequentare il reparto OBI e quindi ignorano lo stato di difficoltà in cui si trova la struttura. 

Ribadisco a tutti un GRAZIE dal Cuore per usare una paragone Pirandelliano Uno, Nessuno e Centomila, la mia odissea iniziata Domenica 25 Febbraio e che forse finirà Venerdì prossimo può essere letta all’incontrario sono entrata che potevo essere la centomilessima paziente e sono uscita essendo una paziente a cui stanno provando a trovare una diagnosi e dall’essere un nessuno mi sono sentita accudita. GRAZIE ancora a tutti, ci vediamo venerdì.

Paola Balestri

Redazione
© Riproduzione riservata
03/03/2024 08:00:37


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