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Il Tar della Liguria: illegittimo l'affidamento del Festival di Sanremo alla Rai
La prossima edizione il festival assegnato con una gara aperta agli operatori del settore
La prima sezione del Tribunale amministrativo regionale per la Liguria ha dichiarato illegittimo l'affidamento diretto alla Rai da parte del Comune di Sanremo dell'organizzazione del Festival di Sanremo per gli anni 2024/2025. I giudici hanno deciso che il Comune di Sanremo, fatta salva la prossima edizione, dovrà bandire l'affidamento del festival con una gara aperta agli operatori del settore.
Il ricorso
Il ricorso davanti al Tar era stato depositato dalla JE, una società di edizione musicale e di produzione e realizzazione di eventi e opere di carattere musicale, che aveva trasmesso al Comune di Sanremo una manifestazione di interesse "ad acquisire la titolarità dei diritti di sfruttamento economico e commerciale del Festival di Sanremo (compreso il Red Carpet) e del relativo marchio per curare l'organizzazione e lo svolgimento del Festival di Sanremo e del relativo Red Carpet e le attività di promozione e diffusione allo stesso direttamente o indirettamente connesse".
Alla manifestazione di interesse il Comune - si legge nella decisione del Tar - "non ha fornito riscontro". Pertanto, "a seguito di un incontro tra rappresentanti dell'odierna ricorrente e del suddetto ente - incontro nel corso del quale il Comune avrebbe riferito che nessun affidamento era intervenuto in favore di Rai con riferimento alle future edizioni del Festival" la JE ha impugnato il provvedimento, non conosciuto, con cui il Comune di Sanremo avrebbe affidato a Rai la concessione dell'uso in esclusiva del marchio "Festival della Canzone Italiana" di cui è titolare il Comune medesimo (che lo ha registrato nel 2000), e lo svolgimento della 74ª edizione del Festival, nonché di eventuali successive edizioni.
"Con il ricorso, articolato in cinque motivi - prosegue la sentenza - volti a denunciare, sotto diversi profili, plurime ipotesi di violazione di legge e di eccesso di potere conseguenti all'omesso avvio di una procedura di evidenza pubblica avente ad oggetto la concessione dell'uso in esclusiva del Marchio e l'organizzazione del Festival, e corredato da istanza cautelare volta a conseguire la sospensione dell'esecuzione degli atti impugnati", è stata formulata domanda di risarcimento del danno da perdita di chance "per l'ipotesi in cui l'auspicato accoglimento fosse intervenuto successivamente allo svolgimento della 74ª edizione del Festival".
Si erano costituiti in giudizio Rai e il Comune di Sanremo, che avevano chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso, in quanto, "tra l'altro, la convenzione impugnata (non prorogata, né rinnovata), stipulata in data 16 dicembre 2021, e gli atti ad essa relativi (anch'essi impugnati; tra essi, la delibera della Giunta comunale n. 310 del 3 dicembre 2021, che ha approvato la bozza di convenzione relativa alla 72ª e alla 73ª edizione) non riguardano la 74ª edizione del Festival (da svolgersi nel 2024), ma soltanto la 72ª e la 73ª edizione, che avevano entrambe già avuto luogo al momento del deposito del ricorso".
La Rai: nessun rischio
"I giudici amministrativi hanno confermato l'efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l'edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l'organizzazione del Festival". A precisarlo, in una nota, è la stessa Rai che sottolinea: "nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi".
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