Affissioni politiche abusive: fa chiarezza il Comandante della Municipale di San Giustino
Prende in considerazione i vari punti il Capitano Nicola D'Avenia dopo alcuni articoli
In merito alla vicenda accaduta nel Comune di Città di Castello, riguardante le affissioni abusive in occasione delle ultime elezioni regionali, il sottoscritto Comandante Capitano Nicola D’Avenia, intende fare chiarezza a tutela sia della propria immagine che di quella del Comando di Polizia Locale di San Giustino e dell’Amministrazione da cui dipendono. Si premette che negli ultimi giorni sono apparsi articoli sulla stampa concernenti una richiesta di informazioni della Polizia Locale tifernate “Tramite delega al Comune di San Giustino...” e dove si fa contestualmente riferimento al fatto che “...è stato notificato un mandato a comparire a una candidata che è anche consigliera comunale nella stessa città, Luciana Veschi, sempre per la questione dei manifesti abusivi a Città di Castello”. Tali dichiarazioni innanzitutto chiamano in causa la Polizia Locale di San Giustino la quale ha operato nella circostanza, nel rispetto della Legge e adottando l’iter procedurale giusto, ovvero quello del procedimento sanzionatorio amministrativo, attraverso un’assunzione di informazioni che esula totalmente dall’iter previsto nel campo della procedura penale, così come rappresentato alla Consigliera nel momento in cui si è recata negli Uffici del Comando di Polizia Locale di San Giustino. D’altro canto, le sopra richiamate dichiarazioni, risultano essere in parte inesatte ed infondate, nella misura in cui alludono ad una notifica di un “mandato a comparire” alla candidata Luciana Veschi. Infatti, nulla è stato notificato alla predetta da parte della Polizia Locale di San Giustino, tantomeno un c.d. “mandato a comparire”; quest’ultimo termine è stato utilizzato in modo improprio in quanto tale atto è tra l’altro di esclusiva competenza del Pubblico Ministero. Si rileva inoltre come lo scrivente Comandante della Polizia Locale di San Giustino Nicola D’Avenia, ha ricevuto una “delega” per delle indagini di Polizia Giudiziaria da parte della Polizia Locale di Città di Castello che è stata parzialmente disattesa dal sottoscritto, in quanto come sopra detto, è stato compiuto un unico atto dalla Polizia Locale di San Giustino, ovverosia l’assunzione di informazioni in merito ad un procedimento sanzionatorio di carattere squisitamente amministrativo e cioè in riferimento alla presunta violazione di cui art. 8 della legge 04/04/1956 n. 212 (Norme per la disciplina della propaganda elettorale). Quanto sopra per sottolineare il corretto ed ineccepibile operato della Polizia Locale di San Giustino e a smentita delle dichiarazioni imprecise riportate sugli organi di stampa dalle quali si evince, attraverso allusioni prive di fondamento, che siano stati compiuti atti o adottati iter sbagliati anche da parte della Polizia Locale di San Giustino. Quello che è successo a Città di Castello e gli eventuali errori commessi da altri soggetti, non riguardano nella maniera più assoluta la Polizia Locale di San Giustino e l’Amministrazione da cui dipende. La presente oltre ad essere inviata agli organi di stampa per le dovute correzioni, sarà inoltrata per conoscenza e per gli eventuali profili di competenza, anche alla Prefettura di Perugia.
Il comandante, Capitano Nicola D'Avenia
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