La Valle dei Presepi per unire Toscana e Umbria durante il Natale
Progetto rilanciato in questi giorni dal sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti
Prosegue a ritmi sostenuti il progetto di trasformare l’Alta Valle del Tevere, in particolare nel periodo natalizio, nella Valle dei Presepi. Idea e progetto lanciati a suo tempo dai soci dell’Accademia Enogastronomica della Valtiberina che organizzano la Mostra di Arte Presepiale Città di Sansepolcro all’interno della Chiesa dei Servi di Maria, ma subito sposato dall’amministrazione comunale. “Il progetto della Valle dei Presepi è nato un paio di anni fa – dice il sindaco di Sansepolcro, Fabrizio Innocenti – e spero anche vada avanti con forza e vigore: noi dobbiamo fare unità nella Valtiberina perché se tutti i Comuni avessero qualcosa di presepiale da vedere sono convinto che poi la gente circola e viene. Il presepe ci fa diventare tutti bambini, anche quelli più anziani: tutti abbiamo avuto in casa un presepe, partendo già dall’età infantile. Il presepe è un qualcosa che unisce, come il Natale: stare insieme, quindi, fa sempre bene”. Quest’anno, infatti, sono già stati mossi i primi passi in maniera concreta: all’interno della 5° Mostra di Arte Presepiale Città di Sansepolcro, infatti, oltre ai patrocini dei Comuni lato Toscana e quelli di Chiusi della Verna e Assisi per quello che riguarda il filone dei Cammini di Francesco, hanno fatto il loro ingresso in maniera attiva tre Comuni lato umbro: sono Città di Castello, Citerna e San Giustino tutti confinanti con Sansepolcro; amministrazioni che, oltre a concedere il patrocinio, hanno partecipato in maniera attiva all’evento consegnando un’opera – un presepe in questo caso – che si trova esposta nella chiesa di Santa Maria dei Servi fino al giorno dell’Epifania. Un primo passo importante: a Sansepolcro, infatti, oltre alla Mostra di Arte Presepiale che insieme al luogo religioso si sviluppa anche nelle stanze del locale adiacente della ex scuola media Luca Pacioli, c’è anche il Grande Presepe promosso dalla Rionale di Porta Romana all’interno della chiesa di Santa Marta. Un’opera unica, ma che ogni anno muta nel suo tema: impegna i volontari della Rionale già da fine estate per poi rimanere aperta fino alla metà di gennaio con l’obiettivo di coinvolgere anche le scuole. Il tema scelto per la rappresentazione quest’anno è stato la Toscana di inizio ‘900, un tuffo tra la Valtiberina Toscana e la Valdichiana dove si notano con piacere le classiche Leopoldine. Tutto studiato nei minimi dettagli. Il terzo elemento, poi, è quello che coinvolge la Proloco di Gricignano: vero che oramai da tre anni è coinvolta nel progetto del presepe vivente, allestito nel parco cittadino, seppure da sempre trova spazio un altro presepe tematico della vita di Gesù all’interno della canonica della chiesa; unicità, poi, sta anche nella rappresentazione pasquale al piano terra della ex scuola oggi sede della Proloco. Il progetto della Valle dei Presepi piace, piace alle amministrazioni comunali coinvolte e che in occasione del Natale 2024 ha compiuto il primo passo concreto: quello del 2025, ora, dovrà essere l’anno della conferma ed in particolare dell’ulteriore crescita.
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