Confartigianato in campo per tutelare le imprese sull’obbligo di accessibilità digitale

"L'adempimento del 28 Giugno si può tradurre in opportunità di mercato e inclusione sociale"
Il prossimo 28 giugno 2025 entrerà in vigore l'European Accessibility Act (EAA), una normativa europea che introduce requisiti di accessibilità per prodotti e servizi digitali. Confartigianato Arezzo si pone al fianco delle imprese per affrontare questa importante transizione, offrendo supporto e consulenza specializzata.
La direttiva europea mira a garantire che un numero maggiore di prodotti e servizi sia accessibile alle persone con disabilità. Questo si traduce in obblighi concreti per le aziende, in particolare per quanto riguarda i loro siti web e le applicazioni mobili.
Il perimetro di applicazione della norma riguarda tutte le imprese, ad esclusione delle microimprese con meno di 2 milioni di fatturato e meno di 10 dipendenti. Per tutte le altre, scatta l’obbligo di rendere i propri servizi o prodotti digitali, che hanno un contatto con l’esterno dell’azienda, accessibili.
In particolare i vari elementi web devono essere conformi alle WCAG 2.1 livello AA (Web Content Accessibility Guidelines): standard internazionali che definiscono parametri oggettivi da raggiungere per rendere i contenuti digitali più accessibili a persone con diverse disabilità.
"L'entrata in vigore dell'European Accessibility Act rappresenta un passaggio fondamentale verso una società più inclusiva - dichiara Giacomo Cariulo, Presidente di Confartigianato ICT Arezzo - Per le nostre imprese, questo significa non solo adempiere a un obbligo normativo, ma anche cogliere una significativa opportunità di mercato."
Adeguarsi non è solo un dovere, ma una scelta strategica. Non allinearsi alle normative sull'accessibilità comporterà il rischio di sanzioni significative, che possono arrivare fino al 5% del fatturato annuo. Al contrario, rendere i propri canali digitali accessibili potrà aprire le porte a un mercato potenziale di notevoli dimensioni. In Italia, circa il 22% della popolazione convive con una disabilità (fonte: Istat), mentre a livello europeo la percentuale sale al 27% (fonte: Commissione EU). Ignorare queste quote di mercato significa escludere una fetta consistente di potenziali clienti.
"Rendere i propri siti web e le proprie applicazioni accessibili non è solo una questione etica, una dimostrazione di sensibilità verso le persone e di attenzione verso tutti i propri utenti - sottolinea Cariulo - è anche una scelta dal punto di vista della competitività dell’impresa. Un sito, un’app o un prodotto digitale accessibile è uno strumento più usabile per tutti, migliorando l'esperienza utente e ampliando il proprio bacino di utenza “.
Per supportare concretamente le imprese in questo percorso, Confartigianato Arezzo è sempre a disposizione con lo Sportello Digitale del Digital Innovation Hub (sportellodigitale@artigianiarezzo.it).
L'obiettivo è guidare le aziende attraverso il processo di adeguamento, fornendo consulenza specifica e supporto alle imprese, per rispettare la normativa e trasformare questo obbligo in un vantaggio competitivo.
"Come Confartigianato ICT Arezzo, siamo pronti a fornire il supporto necessario alle nostre imprese," conclude Cariulo. "Invitiamo tutti gli imprenditori a informarsi e ad agire per tempo. L'accessibilità digitale è un investimento nel futuro, un passo avanti verso un mercato più equo e inclusivo”.
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