Mezzadria, paesaggio e memoria: il nuovo museo rurale Maraville apre ad Anghiari

Apertura ufficiale prevista per i primi giorni del mese di ottobre
Ad Anghiari prende forma Maraville – Il podere che racconta, il nuovo museo rurale che sarà inaugurato nei primi giorni di ottobre. I lavori di allestimento sono ormai in dirittura d’arrivo e presto il pubblico potrà scoprire un percorso unico dedicato alla mezzadria e alla civiltà contadina, sistemi che per secoli hanno plasmato il paesaggio della Valtiberina e segnato in profondità la vita delle comunità locali, adattando la terra alle necessità dell’uomo.
Maraville nasce con l’obiettivo di custodire queste radici e restituirle in chiave contemporanea: non soltanto un luogo espositivo, ma uno spazio vivo, dove la memoria diventa esperienza e le nuove generazioni possono conoscere, comprendere e valorizzare un patrimonio che appartiene a tutti.
Accanto al racconto della mezzadria, il museo ospiterà anche una sezione di divulgazione dedicata ai progetti idraulici della Valle del Sovara nell’Ottocento, un capitolo fondamentale per capire come l’agricoltura e le opere di bonifica abbiano modellato il territorio, proteggendolo e rendendolo fertile.
Un aspetto distintivo del progetto è che la parte esterna del museo sarà sempre visitabile e accessibile liberamente, offrendo a cittadini, turisti e camminatori lungo la Via di Francesco un punto di sosta e scoperta immerso nella campagna toscana.
Il restauro e l’allestimento sono stati resi possibili grazie al sostegno del PNRR – M1C3 – 2.2 Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale (D.D. 6821/2022), dell’Unione Europea, del Ministero della Cultura, di Italiadomani, della Regione Toscana e con la guida della Sig.ra Carla Masetti.
Con l’inaugurazione, prevista per l’inizio di ottobre, Anghiari offrirà a cittadini, scuole e visitatori un nuovo luogo di conoscenza, incontro e memoria: un museo che vuole diventare punto di riferimento per la valorizzazione della cultura rurale. «Maraville è un progetto che appartiene al territorio e alle persone che lo abitano – sottolineano i promotori – un museo che non vuole solo conservare, ma far vivere la memoria, rendendola strumento per interpretare l’agricoltura di ieri e di oggi come elemento fondamentale per il nostro paesaggio e per il tessuto sociale».
Per aggiornamenti, curiosità e per scoprire la data ufficiale dell’inaugurazione è possibile seguire i canali social del Podere Museo Maraville.
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