Eolico industriale tra Valmarecchia e Valtiberina: 67 pale nella mappa della Regione

L'ultimo progetto è quello di “Scirocco Energy”: c'è tempo fino al 10 agosto per le osservazioni
Verrebbe da dire che c’è chi viene e c’è chi va. Il tema dei maxi impianti eolici industriali tra Valmarecchia e Valtiberina, nel crocevia tra Toscana, Emilia Romagna e Marche non ferma la sua corsa. L’ultimo, in ordine temporale, presentato dalla ditta era il progetto eolico "Badia Wind" composto da 9 pale sparse qua e là tra i crinali di Rofelle. "Era" perché qualche giorno fa è arrivata comunicazione da parte del MASE che il progetto è stato bocciato in quanto la ditta, a seguito delle integrazioni richieste dagli enti, non ha presentato lo studio di incidenza ambientale. Quindi, di fatto, possiamo salutare “Badia Wind” e dare il benvenuto a "Scirocco Energy" che prevede 10 pale alte 200 metri nel Comune di Casteldelci con opere di connessione che interesseranno Badia Tedalda e Sestino. In quest'ultimo, più precisamente Ponte Presale, è prevista la costruzione della nuova stazione elettrica. Alcuni aerogeneratori sembrerebbero sovrapporsi a “Cactus Wind” ed essere molto ravvicinati a Poggio Tre Vescovi. Per “Scirocco Energy”, quindi, c’è tempo fino al prossimo 10 ottobre per presentare eventuali osservazioni; le possono fare tutti, enti e privati cittadini. La mappa di quel comprensorio al confine fra le tre regioni – Emilia Romagna, Toscana e Marche – è puntellata da qualcosa come 67 pale in un raggio ristretto coinvolgendo anche luoghi con tutele particolari catalogati come “Siti Natura 2000”, ovvero quello in cui nasce il Tevere, la riserva naturale dell’Alpe della Luna e quella del Sasso di Simone, più il Parco Regionale del Sasso di Simone e Simoncello. Per Siti Natura, si intende aree che servono a “garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario”, come l’aquila reale o le orchidee selvatiche tanto per intenderci. Alle varie pale, infatti, va sommata quella già installata a Badia Tedalda sopra la galleria di Poggio dei Prati. Oltre a “Badia del Vento”, il progetto che prevede le sette pale e che è al momento l’unico approvato in conferenza dei servizi da parte della Regione Toscana, gli altri in itinere sono “La Fonte” (8 torri) in Toscana, “Poggio Tre Vescovi” (11) al confine fra Toscana ed Emilia Romagna, “Poggio delle Campane” (8) sempre in Toscana, Sestino (6), “Monte Petralta (6) al confine con le Marche, “Poggio dell’Aquila” (3) in Toscana, ai quali si aggiunge “Cactus Wind” (7) e il già ricordato “Scirocco Energy” (10) mentre esce di scena “Badia Wind”. Una questione delicata quella che sta vivendo il crinale dell’Appennino Centrale con amministrazioni comunali che stanno sposando i vari progetti degli impianti eolici industriali, mentre altre sono nettamente contrarie e appoggiano appieno quelli che sono i pensieri dei vari comitati e associazioni che negli ultimi anni sono nati e si sono battuti proprio per impedirne l’edificazione. Sulla carta sarebbe una bella barriera, seppure per il momento in piedi c’è solamente quella di Badia Tedalda vicino alla galleria stradale di Poggio dei Prati sulla Marecchiese
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