Lega: "Stop ai Centri di Accoglienza Straordinaria nel territorio di Sansepolcro"

Approvata in consiglio la mozione con la richiesta da inviare alla Prefettura di Arezzo
I Centri di Accoglienza Straordinaria, sono strutture create per l'accoglienza di cittadini stranieri richiedenti asilo, a disposizione delle Prefetture, per la collocazione temporanea.
A Sansepolcro, insistono nel centro storico o aree immediatamente adiacenti 5 di questi centri, denominati CAS, con un totale di 54 presenze.
La concentrazione di questi centri, in alcune aree urbane, non sempre rende semplice la convivenza con la popolazione e in quest'ultimo periodo alcuni episodi, riportati anche all'amministrazione comunale, hanno creato disagi e aumentato il senso di insicurezza negli abitanti.
Per questo motivo, la Lega ha presentato una mozione in Consiglio Comunale, approvata nell'ultima seduta, con la specifica richiesta da inoltrare al Prefetto, affinché non vengano attivati ulteriori centri di accoglienza nella nostra città.
Il sistema toscano di accoglienza diffusa, rende incerti i numeri e le collocazioni dei vari richiedenti asilo, creando non poche difficoltà agli Enti preposti al controllo.
La Lega ha preso questa iniziativa, fortemente osteggiata dal PD, nel corso della seduta del Consiglio Comunale, per evitare che i numeri di richiedenti asilo possano aumentare. Siamo infatti dell'avviso, e non solo noi, che il livello di accoglienza sia già saturo, e che un ulteriore inserimento nel tessuto sociale di cittadini stranieri richiedenti asilo, con abitudini e culture molto diverse dalle nostre, possa ingenerare ulteriori problematiche sociali e di sicurezza.
Comprendiamo che per alcuni l'accoglienza sia diventata un business, ma i cittadini non possono continuare ad accettare che il centro storico diventi territorio off limits con conseguenze gravi nel tessuto cittadino.
La Lega come forza di governo responsabile, crede nella sicurezza dei propri cittadini, per questo chiede di evitare con ulteriori arrivi, l'assoluta impossibilità di qualunque tipo di controllo.
Contrariamente a chi afferma che saremmo noi a provocare allarme, preferiamo prevenire problemi che potrebbero essere provocate da un sistema, che altrove ha già evidenziato limiti preoccupanti.
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