Ottavo Centenario della morte di San Francesco d’Assisi: a Sansepolcro é "roba per pochi"

"Siamo il paese degli orti e orticelli"
Nel 2026 ricorre l’Ottavo Centenario della morte di San Francesco d’Assisi, figura fondamentale della storia italiana ed europea, il cui messaggio ha saputo attraversare i secoli mantenendo intatta la forza etica e culturale. La vicenda storica e umana di Francesco assurge a simbolo universalistico di pace, fraternità, coscienza ecologica e dialogo tra culture, valori oggi più che mai attuali in una congiuntura storica segnata da conflitti, disuguaglianze e crisi ambientali. Interpretare e diffondere questo messaggio significa farsi promotori di una cultura di pace e responsabilità civile che appartiene a pieno titolo ai caratteri identitari della nostra tradizione nazionale. Francesco d’Assisi è infatti riconosciuto come uno degli elementi costitutivi del patrimonio culturale italiano: la sua figura ha ispirato arte, letteratura, pensiero civile e politico, contribuendo a definire nei secoli un ethos comunitario fondato su dialogo, reciprocità e giustizia sociale.
Per celebrare in modo adeguato questa ricorrenza di eccezionale rilievo, è stato istituito uno speciale comitato e promossa una mobilitazione capillare che coinvolga tutte le istituzioni locali, a partire dai Comuni, insieme al mondo dell’associazionismo, alle scuole e alla cittadinanza. Si intende costruire un calendario diffuso e coordinato di eventi, attività educative, percorsi tematici, convegni, mostre, cammini e iniziative di valorizzazione ispirati alla figura e ai valori di Francesco.
Anche Sansepolcro sta "provando" a fare qualcosa, peccato però che neii tavoli di lavoro vengono invitati solo gli "amici degli amici". Considero la Città di Piero un paese con delle enormi potenzialità turistiche e culturali ma il voler creare sempre orti e orticelli porta il Borgo a investire tanto e raccogliere poco. Le mie non sono polemiche, a quelle pensano i "soliti noti" a farle, ma semplici considerazioni, tra l'altro condivise da tantissime persone. Del resto ho presentato due anni fa il progetto di fare di Sansepolcro la "Città del Presepe", dato la tradizione che la città porta avanti da tempo con diverse associazioni, ma niente da fare, qualcuno non ci sente.
Quel qualcuno non avrà mica paura che al Borgo arrivi troppa gente?
Punti di Vista
Imprenditore molto conosciuto, persona schietta e decisa, da sempre poco incline ai compromessi. Opera nel campo dell’arredamento, dell’immobiliare e della comunicazione. Ha rivestito importanti e prestigiosi incarichi all’interno di numerosi enti, consorzi e associazioni sia a livello locale che nazionale. Profondo conoscitore delle dinamiche politiche ed economiche, è abituato a mettere la faccia in tutto quello che lo coinvolge. Ama scrivere ed esprimere le sue idee in maniera trasparente. d.gambacci@saturnocomunicazione.it
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.

Commenta per primo.