Usa, gli studenti della Georgetown University si tassano per risarcire i discendenti degli schiavi
Aumento di 27,20 dollari della retta semestrale, per raccogliere almeno 400mila dollari
Gli studenti della Georgetown University hanno deciso di tassarsi per risarcire i discendenti degli schiavi che nel 19esimo secolo furono venduti dall’ateneo fondato a Washington dai gesuiti. I due terzi degli studenti infatti hanno votato a sostegno della misura he prevede dal prossimo anno un aumento di 27,20 dollari della retta semestrale, in modo da raccogliere almeno 400mila dollari. Il referendum non era vincolante ma ha inviato un chiaro messaggio agli amministratori dell’università. “Come studenti di un’istituzione di elite noi riconosciamo il grande privilegio che ci è stato dato e speriamo di poter almeno in parte ripagare il nostro debito con quelle famiglie il cui involontario sacrificio ha reso questo privilegio possibile”, hanno scritto i sostenitori del referendum.
Tra gli studenti che hanno votato contro la misura alcuni contestano l’idea di risarcimenti per errori del passato ed altri il fatto che debbano essere i giovani a pagare per le azioni dell’università. I soldi raccolti verranno donati ad associazioni di beneficenza in favore dei discendenti degli schiavi.
I fatti per i quali gli studenti vogliono fare ammenda risalgono al 1838 quando l’università mise in vendita 272 schiavi - uomini, donne e bambini - per fare fronte a gravi debiti, senza preoccuparsi di separare le famiglie e delle terribili condizioni in cui gli schiavi venivano mandati a lavorare nelle piantagioni del Sud. I responsabili dell’università hanno chiesto scusa, ma per gli studenti le scuse non erano sufficienti.
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