Notizie Nazionali Cronaca

Foggia, l’allarme della Dia: “I clan emulano la 'ndrangheta, c'è una terra di mezzo”

Un’area grigia tra mafiosi, imprenditori e apparati della Pubblica amministrazione

Print Friendly and PDF

La mafia foggiana vuole assumere "nuovi assetti organizzativi, più consolidati e fondati su strategie condivise, emulando in tal modo, anche in ottica espansionistica, la 'ndrangheta". Così la Dia, nella relazione semestrale al Parlamento, descrive la mafia foggiana, spiegando che "anche in provincia di Foggia si sta consolidando un'area grigia, punto di incontro tra mafiosi, imprenditori, liberi professionisti e apparati della Pa. Una 'terra di mezzo' dove affari leciti e illeciti tendono a incontrarsi, fino a confondersi". Lo scioglimento dei Consigli comunali di Monte Sant'Angelo, Mattinata, Manfredonia e Cerignola sono "indicativi di questa opera di contaminazione".

Un'analisi che allarma dopo i dieci attentati compiuti dall'inizio dell'anno nel Foggiano ai danni di commercianti e imprenditori che hanno indotto ieri il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ad annunciare l'invio "di un contingente straordinario di forze di polizia nella provincia di Foggia" mentre dal 15 febbraio, sarà attiva nel capoluogo dauno una sezione operativa della Dia. Una risposta quest'ultima - secondo il procuratore distrettuale di Bari, Giuseppe Volpe - "che può risultare efficace se gli organici della nuova struttura creata a Foggia saranno prelevati fuori dal distretto di Bari, perché se invece verranno sottratti alle forze di Polizia che sono già presenti sul territorio, allora rischiamo di fare un danno". Una mossa che sembra essere finalizzata più che altro a rassicurare i cittadini che ormai hanno paura. In tanti, infatti, hanno partecipato oggi, all'Università, al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica aperto alla cittadinanza. "La mafia foggiana - ha detto il pm della Dda, Giuseppe Gatti - ha portato a sistema l'estorsione per educare la collettività ad accettare la propria presenza". Forte anche - rileva la Dia nel rapporto - del "contesto ambientale omertoso e violento" in cui opera, della "massiccia presenza di armi ed esplosivi" nei suoi arsenali e dalla "diffusa consapevolezza che la mafia è spietata e punisce pesantemente chi si ribella". Sul fronte investigativo le indagini sugli attentati vanno avanti e si fa strada l'ipotesi che i due attentati dinamitardi compiuti ai danni dei fratelli Cristian e Luca Vigilante, che gestiscono il gruppo sanitario 'Sanità più', potrebbero non essere legati al loro ruolo di testimoni dell'accusa nel processo a carico di un clan mafioso di Foggia dedito alle estorsioni anche in loro danno. L'ipotesi è basata sul fatto che le dichiarazioni rilasciate dai due sono già agli atti del procedimento giudiziario della Dda, e perché sarebbe controproducente per la mafia foggiana compiere azioni così eclatanti ai danni dei due testimoni mentre è in corso un processo in cui gli imputati rischiano condanne pesanti. Per questo la Dda di Bari ha in corso accertamenti a più ampio raggio per poter risalire al movente dei due attentati dinamitardi del 3 e del 16 gennaio. Nel primo caso è stato fatto esplodere un ordigno sotto l'auto di Cristian Vigilante, nell'altro è stata fatta deflagrare una bomba davanti ad un centro diurno per anziani gestito da Luca. I due fratelli sono ora sottoposti a misure di protezione personale.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
17/01/2020 21:37:36


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Cronaca

Dopo l’attacco dell'Isis in Russia anche in Italia è scattata l'allerta terrorismo >>>

Sesso con l'ex marito, lei non vuole e lo evira: il gesto choc >>>

"È per l'inclusione". Annullata la festa del papà in un asilo di Roma >>>

Bufera arbitri, Abbattista a "Le Iene": "Adesso sono libero di denunciare lo schifo" >>>

Casa di Montecarlo, chiesti 8 anni per Fini. Tulliani: "Gli nascosi tutto" >>>

Video intimo, la Roma si difende: "Licenziati donna e uomo, nessuna discriminazione" >>>

Blitz della Guardia di Finanza nella sede del Milan: indagati Furlani e Gazidis >>>

"Parole sconvolgenti e offensive". L'Ucraina risponde a muso duro al Papa >>>

Influencer, la mannaia del fisco >>>

Riccardo Bossi nei guai, il figlio del Senatur è indagato per truffa sul Reddito di cittadinanza >>>