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Haiti: un terzo del Senato sceglie Lambert come presidente ad interim

Finora, Claude Joseph si è di fatto attribuito l'incarico di capo del governo facente funzioni

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Joseph Lambert, leader del Senato di Haiti, è stato scelto come presidente ad interim del Paese dai suoi colleghi della Camera alta del Parlamento di Port-au-Prince. Ad annunciarlo al Miami Herald è stato lo stesso Lambert, spiegando che dei dieci senatori che ancora siedono nella Camera composta da trenta seggi, 8 hanno votato per lui, due si sono astenuti «solo perché non si trovano nel Paese». I mandati della maggior parte dei legislatori haitiani scadevano nel gennaio 2020 e i loro seggi sono rimasti vacanti a causa della cancellazione delle elezioni generali del mese di ottobre 2019. Nessun deputato ancora in carica siede alla Camera bassa del Parlamento. Sui social, Lambert ha espresso la sua «umile gratitudine» alle istituzioni politiche che hanno espresso il loro appoggio nei suoi confronti, ed ha manifestato l'intenzione di favorire una transizione democratica del potere nel Paese.

Resta anche confusa la situazione del premier ad interim: il neurochirurgo Ariel Henry, nominato all'incarico da Moise, avrebbe dovuto prestare giuramento mercoledì ma non lo ha fatto a causa dell'agguato teso al presidente. Intanto Claude Joseph, ministro degli Esteri ed ex premier ad interim cui doveva succedere Henry, si è di fatto attribuito l'incarico di capo del governo ad interim facente funzioni e nei giorni scorsi ha pronunciato interventi, tenuto contatti con altri Paesi, nonché firmato decreti. 

E intanto, viene reso noto che Manuel Alberto Grosso Guarín, uno degli ex militari colombiani fermati per l'assassinio del presidente di Haiti, Jovenel Moise, è cugino del Consigliere presidenziale per la sicurezza nazionale di Bogotà, Rafael Guarín. Ad annunciarlo è stato lo stesso Guarin, sottolineando di non conoscere Grosso Guarín e di non avere avuto mai contatti «nemmeno a livello familiare» con lui, riporta l'emittente colombiana W Radio. Guarín ha affermato che dopo aver appreso che l'uomo condivideva il suo cognome e che è nato nella regione di origine di suo padre, ha chiesto alla sua famiglia se ci fosse qualche grado di parentela, sapendo di avere un cugino che era stato un soldato professionista. «Mio padre mi ha informato che l'uomo è il figlio di uno dei suoi dieci fratelli», ha indicato, sottolineando che la giustizia deve ora indagare e determinare le responsabilità dei partecipanti all'agguato. «Gli autori dell'abominevole omicidio del presidente Jovenel Moise devono essere assicurati alla giustizia e ricevere le sanzioni più severe possibili», ha affermato.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
11/07/2021 06:29:43


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